Pancakes di frutta secca e banane.

Da Marisa

Ricetta per persone n.

8

Ingredienti:

gherigli di noce g 100
nocciole tostate g 100
pistacchi pelati g 100
6 banane
un pacchetto di preparato per pancakes
un uovo
zucchero grezzo
arancia
burro
latte

Preparazione: 60’

  • Passate al mixer g 50 di gherigli di noce, g 50 di nocciole, g 50 di pistacchi, quindi raccogliete il tutto in una ciotola insieme con g 125 di preparato per pancakes e un uovo.
  • Stemperate il composto con g 150 di latte.
  • Amalgamatelo bene, quindi prendete la pastella poca per volta con un mestolino e fatela cuocere in una padella antiaderente calda, in modo che si rapprenda formando una "tortina" di circa cm 6 di diametro, spessa circa mezzo centimetro.
  • Preparatene due dozzine.
  • Pelate le banane e dividete ognuna in 4 spicchi che rosolerete in padella, con una grossa noce di burro e 6 cucchiaiate di zucchero grezzo.
  • Sfumate con il succo d'arancia, quindi servite nei piatti singoli in ciascuno dei quali disporrete 3 pancakes e 3 pezzi di banana con un poco del sughetto di cottura.
  • Completate con il resto della frutta secca e servite. 

Quanto nutre una porzione: 545 calorie

Vino consigliato: Moscato di Siracusa

Questo vino è prodotto con uve di Moscato bianco sottoposte ad un leggero appassimento nel territorio comunale di Siracusa. Ha colore giallo oro vecchio con riflessi ambracei, odore delicato caratteristico e sapore dolce vellutato e gradevole. La gradazione minima è di 16,5% ed è un vino da dessert.

Il Moscato di Siracusa  sarebbe identificabile con l'antico Pollio siracusano. Se così fosse, le sue origini risalirebbero al VIII-VII secolo a.C., e il Moscato di Siracusa potrebbe essere considerato il vino più antico d'Italia. Viene prodotto con uve di Moscato Bianco sottoposte a un leggero appassimento. E' un vino da dessert che si accompagna a piccola pasticceria e a crostate di frutta bianca. Va degustato in piccoli calici a una temperatura di 10-12 °C.

La città di Siracusa infatti è molto antica, nata come colonia greca, si sviluppò enormemente fino a divenire uno dei centri più grandi e splendidi dell'intera penisola.

Come in tutta la colonizzazione greca, la viticoltura ebbe da subito un'importanza fondamentale nell'economia del Mediterraneo, solcato all'epoca da numerose civiltà mercantili, dalla Fenicia alla Romana.

L'area era caratterizzata dalla presenza di numerosissimi corsi d'acqua e da una palude che da essi veniva alimentata. Il promontorio e la zona circostante sono di origine calcarea, con una parte pianeggiante molto piccola occupata dalla città, e il restante territorio di natura collinare, dove l'uomo ha costruito numerosi terrazzi, con forte presenza di argilla e calcare.

L'orogenesi della zona è arenacea, proveniente dall'emersione dei fondali marini.

Il clima è caldo e temperato, classico mediterraneo con gli inverni miti e le estati torride, ma ventilate dal mare. Le piogge si concentrano soprattutto nel periodo invernale.

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