Magazine Diario personale

Pane e companatico delle meravigliose esperienze di invio cv e ricerca lavoro

Da Giovanecarinaedisoccupata @NonnaSo

(ovvero: non sono una startup, sono una risorsa)

Ok, prima riga dedicata all’outing: io, disoccupata non più tanto giovane etc etc. ormai cancello ogni email che mi arriva dalle piattaforme di ricerca lavoro, senza nemmeno leggerle.

Cioè in effetti: li cancello fin dalla prima settimana di iscrizione.
Non è una cosa triste? (quantomeno)
E stupida (che una li debba cancellare per manifesta inutilità .. anzi, alcuni rasentano proprio lo spam).

Vi spiego: ormai se mi seguite da un po’ lo sapete che odio tutta la questione della ricerca lavoro/invio cv. SOPRATTUTTO odio l’invio cv.

Una roba peggio del valzer di corteggiamento della mantide religiosa (che tutti sappiamo come va a finire ma che per un disoccupato si ripete con schema invariato come se fosse stato condannato all’Inferno dantesco: invio cv dopo invio cv dopo invio cv. OGNI stramaledetta volta).

mantide

E come sapete odio anche tutto il contorno, come dire: il pane e companatico. Il pane è tutta la serie di regole dette e stradette su come comporre un ottimo cv (che poi evidentemente non è mai ABBASTANZA ottimo – cosa che comincia a farmi venire il dubbio che ci siano anche una serie di regole NON scritte, tipo loggia massonica, che solo pochi fortunati eletti conoscono, sempre quelli, quelli che vengono ASSUNTI -in cielo  si in cielo- magicamente anche senza colloquio, o con una “pura formalità).

Il companatico è tutto quello che ci sta attorno: a partire dalle agenzie di talent scouting e job hunting (tutta roba che ha a che fare con la caccia, notate?) per passare dagli uffici e dalle istituzioni di competenza (INPS, regioni e compagna bella), per finire alle piattaforme di ricerca lavoro, al job searching, recruiting, cazzi e soprattutto mazzi.

Un sacco di paroloni altisonanti, inglesismi, gergalismi, ismi e contro ismi… una supercazzola ben montate che alla fin fine si riduce al.. niente.

Non una chiamata dopo aver inviato 1000 cv tutti diversi (ma nemmeno dopo averne inviati a centinaia tutti uguali), non un timido schiarire di sole all’orizzonte, nulla. Il barometro della ricerca impiego segna 40 sottozero e il permafrost ci avviluppa il cuore.

ah, si si.. ci ammazziamo dalle risate mentre cerchiamo lavoro, certo..

ah, si si.. ci ammazziamo dalle risate mentre cerchiamo lavoro, certo..

Le uniche telefonate giunte sono quelle di finti amici che ti avevano trovato “uno che cerca un tale che sappia smanettare un po’ col computer… ma tu lo sai usare Illustrator?” No cazz…no. Non sono un grafico va bene? Faccio marketing. Comunicazione. comunicati stampa. seguo i social.

i social si, cazzeggio tutto il giorno su Facebook ma lo so fare bene, ok? Puoi concentrarti sul TUO lavoro e lasciar perdere il mio?

Ecco, se da un lato ad un “amico” (Che ti chiama solo per gioire segretamente della tua mancanza di lavoro, visto che hai smesso di lamentartene ma a loro non basta.. te la devono tirare fuori. Per sentirsi meglio, ne abbiamo già parlato) puoi rispondere così e mandarlo a quel paese, ad una piattaforma di ricerca lavoro che ti spamma di email cosa dici?

Non ti puoi neanche disiscrivere perché poi tutto il casino che hai fatto per montare il tuo cv e renderlo visibile se ne va alle ortiche! E quindi.. devi pazientare.

Pazientare e cancellare le email quando ti arrivano.

E perché cancellarle? Dico io: ma le avete mai lette VERAMENTE quelle email? Avete considerato anche solo per un istante di fare un corso per diventare hacker, entrare nei loro server, e fare piazza pulita di criteri scriteriati pe la composizione di quelle fott..Issime mailing?

NO? Io si, come avrete capito.

E cosa mi turba tanto, vi chiederete… oltre al fatto che il 99% di quegli annunci sia palesemente fasullo, una mera esca rimpiallata da una piattaforma all’altra? (si, perché poi prendono tutte dallo stesso database quindi tu ti iscrivi su 10 ma gli annunci son sempre quelli. E devi anche ricordatene perché fa brutto e disperato che mandi lo stesso cv da 4 piattaforme diverse per lo stesso lavoro..ehi, forse abbiamo già trovato uno dei motivi per cui non ci richiamano mai, eh? )Beh, parliamo della cosa che ogni volta mi fa cascare le metaforiche palle: ti sei sbattuto i giorni interi per profilare il tuo cv per raggiungere il tuo segmento di mercato in maniera corretta e precisa? Te ne sei uscito pazzo per profilare i job alert con le fatidiche keyword “marketing” “comunicazione” “web” “social media” (faccio un esempio). Ma bravo scemo, a fare, dico io?? A fare…

TANTO LE MAIL CHE TI ARRIVANO CONTERRANNO SEMPRE ANNUNCI DI RICERCA LAVORO PER:

- agenti mono/plurimandatari di vendita
- addetto vendite/sales/punti vendita
- addetto contabilità e buste paga (che con tutti i ragionieri a spasso che conosco, mi chiedo: ma proprio a me dovete proporre sto cavolo di lavoro??)
- esperto programmatore Java (che per un attimo ti chiedi se sei finito in una brutta replica di Guerre Stellari)

E non vi dico il divertimento di quando aggiungete un settore di interesse, tipo turismo: gli annunci di ricerca barman, direttore di sala, cassiera F&B si sprecano allegramente a manciate. E tu non hai mai fatto l’alberghiera perché saresti “materiale da dirigenza” (o almeno così ti hanno sempre raccontato prima di darti un calcio nel derrièere)

Cioè ragazzi, ma un minimo di serietà, no?

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Per non parlare di quelle piattaforme che nemmeno nascondono di essere chiari mirror di Linkedin, che uno si chiede ma allora cosa mi iscrivo a fare, se tanto poi sempre li vado a finire? O quelle piene di buoni propositi nel semplificare l’incontro fra domanda e offerta, supportare la tua startup, etc etc. Non sono una startup, ok? Le startup mi stanno sulle balle, solo 1 su mille ce la fa ed è ora di finirla di propinarci anche questa favoletta assieme a quella del “bisogna andare all’estero”.

Non sono una startup, non sono appena nata ci sto da 10 anni io, nel mondo del lavoro… io sono una risorsa. Non ci sono mai stata trattata, da risorsa, ma lo sono, so di esserlo.

Per lo stato e le aziende sono un peso, un costo, al massimo una pendenza. Ma io sono una risorsa, questo è il mio mantra.

NON SONO UNA STARTUP SONO UNA RISORSA

Come l’acqua, come l’aria, e a volte anche come il sole, che se non ci sono siete tristi.

Ecco, a proposito di cv creativo, questa quasi quasi me la scrivo nella prossima lettera di presentazione.

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