Papanikolaou, il Rising Star 2013

Creato il 04 maggio 2013 da Basketcaffe @basketcaffe

Kostas Papanikolaou ci riprova: l’anno scorso è stato una pedina fondamentale nella vittoria dell’Eurolega 2012 del suo Olympiacos e anche quest’anno la squadra greca si giocherà le sue chance (ancora una volta partendo da sfavorita) nella Final Four di Londra, per cercare di bissare il successo, incredibile, della scorsa stagione. Il 22enne greco, inoltre, arriva all’appuntamento carichissimo dopo aver portato a casa il premio di Rising Star 2013, cioè il riconoscimento dato al giovane che ha meglio figurato nella competizione.

Papanikolaou, ala classe 1990, quest’anno ha mantenuto una media nelle 29 partite giocate di 9 punti a gara con un clamoroso 52% da dietro l’arco, 4.5 rimbalzi, 1.4 assist, 0.9 recuperi, 0.7 stoppate e 12.2 di valutazione. Nelle partite decisive inoltre il suo apporto è stato di livello superiore, come ad esempio nella sfida contro il Kimkhi nlle Top 16, quando il greco ha sparato un 6/6 dalla lunga distanza per 21 punti a cui ha aggiunto 12 rimbalzi per 36 di valutazione. Nonostante la giovane età Papanikolaou ha già accumulato una più che discreta esperienza, risultando come uno dei leader dei Rossi del Pireo, e spesso sono i suoi canestri e le sue esultanze a caricare la folla presente al palazzetto, che l’ha ormai preso di mira come beniamino assoluto.

Nel premio di Rising Star succede a Nikola Mirotic vincitore per due anni consecutivi (2011 e 2012) in un premio già assegnato a star del calibro di Erazem Lorbek (2005), Andrea Bargnani (2006), Rudy Fernandez (2007), Danilo Gallinari (2008), Novica Velickovic (2009) e Ricky Rubio (2010), molti dei quali dopo la vittoria del premio hanno fatto il grande salto aldilà dell’Oceano.

Il futuro del greco parla ancora una lingua europea, anche se l’NBA ormai ce l’ha nel mirino: scelto al draft 2012 dai Knicks, i suoi diritti sono stati girati ai Portland Trail Blazers, franchigia che negli ultimi anni ha pescato tantissimo dall’Eurolega (prima Fernandez e Rodriguez, adesso Batum, Claver, Freeland) e quindi il greco potrebbe trovare un ambiente ideale per la sua avventura nella Lega. Il tiro resta pulitissimo, così come l’abilità nel mettere la palla per terra e attaccare il ferro, due caratteristiche fondamentali nel basket moderno; ancora da migliorare l’aspetto fisico per poter reggere i ritmi e i contatti NBA, ma come si è visto con gli altri europei questo non sembra essere un problema.
In attesa di capire il suo futuro, ce lo godiamo in maglia Olympiacos nelle Final Four di Londra, che si giocheranno dal 10 al 12 maggio.


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