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Parental advisory: The Wolf of Fuckin' Street

Creato il 10 febbraio 2014 da Presidenziali @Presidenziali
Titolo originale: The Wolf of Wall Street; Regia: Martin ScorseseSceneggiatura: Terence Winter; Cast: Leonardo Di Caprio, Jonah Hill, Margot Robbie, Mattew McConaughey Jean Dujardin, Rob ReinerMontaggio: Thelma Shoonmaker; Fotografia: Rodrigo Prieto; Musiche: Howard Shore; Scenografia: Bob Shaw; Paese di produzione: USA; Anno: 2013; Durata: 180 min Guarda il Trailer


Parental advisory: The Wolf of Fuckin' Street
N.B.: The Wolf of Wall Street è il film con il maggior numero di f**k pronunciati nella storia del cinema. Ho letto su internet, che ce ne sono ben 506 in tre ore di pellicola, per una media di tre parolacce circa, al minuto. Noi di Presidenziali siamo attenti anche alla parte più sensibile dei nostri lettori e a coloro che si sono sentiti offesi dal linguaggio scurrile di questo film, consigliamo di bypassare la recensione non-censurata* per soli Wolves, e andare direttamente a fondo pagina per leggere la versione censurata**, adatta agli agnellini.
*RECENSIONE UNCENSOREDCaaazzzo che film questo The Wolf of Wall Street! Che sballo, un film che ti fa venire voglia di fare il broker, poi ti fa odiare i broker e poi ancora ti fa nuovamente venir voglia di essere broker e avere tanti soldi e fottere tutti quelli che ti capitano a tiro e se a tiro ti capita anche un po’ di quaalude, meglio pure.Di cosa parla, The Wolf of Wall Street? La domanda giusta da fare semmai, è: di chi parla? The Wolf of Wall Street, parla di Jordan Belfort, un venditore nato, che va a fare il broker a Wall Street, appunto, e lì inizia a farsi le ossa in mezzo ai pezzi grossi. Conoscete tutti la "storiella" di homo homini lupus. Ecco, Wall Street è come una cazzo di giungla in cui vige la legge del più forte. Lì, Belfort incontra il suo satanico mentore, interpretato dall'ormai onnipresente e bravissimo Matthew McConaughey, che lo trasformerà in breve tempo, da novellino della Grande Mela a super mega squalo - pardon, lupo – finanziario.Ironia della sorte, agli Accademy Awards, Leonardo DiCaprio dovrà vedersela proprio con McConaughey, se vorrà portarsi a casa la sua prima tanto agognata statuetta d'oro. Ce la faranno finalmente ad assegnargliela? Se così non fosse, faccio una strage. Leo vola altissimo e qui supera se stesso con un'interpretazione che schizza in zona stratosfera. Ma che dico? Ancora più su. Che poi, cosa c’è più su della stratosfera proprio non lo so. Comunque, vola molto più in alto di E.T. e Luke Skywalker, Sandra Bullock e George Clooney. McConaughey stesso, candidato come protagonista per Dallas Buyers Club, si sarebbe meritato una menzione pure come non protagonista per questo film. Compare giusto in una scena, però cazzo che scena! E poi, volevo dire due paroline magiche: JONAH HILL. Truccato come un giovanissimo Gino Bramieri: diomiodio, l'adoro.A proposito di gente candidata agli Oscar quest'anno: in un cameo c’è pure Spike “maledetto genio” Jonze. Lo avete riconosciuto? No? Siete stati distratti da Di Caprio, vero? O da Margot Robbie?Ok, mi rendo conto di essermi fatta un po' prendere la mano. Bene, parliamo di quello che fa Martin Scorsese in questo film. Allora, Martin Scorsese E' il Cinema, e qui fa quello che gli pare. Ecco cosa fa. Questo suo The Wolf of Wall Street è uno spettacolare dito medio, sventolato in faccia a tutti. Anche alla sottoscritta. Eccolo che a più di 70 anni, con ritmo indiavolato, ti gira tre ore secche di questa lunga, orgiastica, ballata di sesso, eccessi e vizi. Come se non avesse freni inibitori, e regalandoci, d'altro canto, alcuni dettagli meravigliosi, penso alla sequenza sulle note distorte di Smokestack Lightning e quella strepitosa soggettiva del naso che sniffa coca che è il manifesto teorico di questo film. O ancora il personaggio fantastico Mad Max (interpretato dal regista Rob Reiner) protagonista di una scena che fa piangere dalle risate e l'addio al celibato che fa sbiadire quello di Una notte da leoni. In questo, che è anche il film con l’assunzione più massiccia di droga nella storia del cinema, roba che Trainspotting a confronto, sembra realizzato da Fini e Giovanardi, c'è tanto, tanto altro ancora, comprese alcune scene che farebbero arrossire gli autori delle serie tv più strong. È come se Scorsese, che certamente ha visto negli ultimi anni questi prodotti televisivi ormai raffinatissimi superare il cinema sia per qualità che per eccessi, avesse deciso di riportare sul podio il caro vecchio Grande Schermo. Del tipo: ora la palla passa di nuovo a voi, serie televisive stronzette. Fate di meglio, se ne siete capaci.In questo luna park pieno di droghe, parolacce e sesso, The Wolf of Wall Street trova anche il tempo di farci riflettere sul presente, sulla crisi economica attuale, per esempio. Il film però non è solo un film sulla finanza. Ci racconta lo sprofondare dell’uomo nelle sue perversioni, il suo soccombere al potere dei soldi. Scorsese ci mostra soprattutto gli aspetti più glamour di questa discesa.Ecco allora che tra una passeggiata nella grande bellezza di Roma e un cocainico giro sulla giostra di Wall Street, la crisi dell'occidente continua a mostrare le proprie crepe, anche attraverso la settimana arte. O forse è tutta solo una gigantesca farsa, come è poi il mondo in cui viviamo.Ma sia come sia, cazzo che film che hai girato, strafottutissimo genio!
**RECENSIONE CENSURATAPerbacco che film questo The Wolf of Wall Street. Era da parecchio tempo che non vedevo un film tanto gradevole e profondo. Una pellicola tanto caruccia davvero, che racconta la vita senza limiti del rampante broker Jordan Belfort, interpretato da un Leonardo Di Caprio da Oscar, ma se poi non glielo danno nemmeno stavolta fa niente, la prenderò benissimo e non mi arrabbierò assolutamente, no, proprio no. Una menzione speciale se la meritano pure i bravi comprimari: Matthew McConaughey, Jonah Hill e Margot Robbie. Insomma proprio un bel film, oh perdirindina sì, acciderbolina mi è davvero piaciuto tanto. Martin Scorsese, sei proprio un bravo ometto e mi sei tanto caro. Ti vorrei abbracciare forte, forte, talmente ho apprezzato questo tuo ultimo film. Clap, clap, clap.

voto: 9
voto redazione
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Presidente: 6.5 | Ang: 7 | Gianluca: 7

Parental advisory: The Wolf of Fuckin' Street

Vi presento DIO



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