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Parliamone! 27 05 2012

Creato il 27 maggio 2012 da Nicola Spinella @ioparloquantomi

Ripercorriamo la settimana appena trascorsa sulle pagine di IPQMP

E’ sempre la politica la nota stonata della vita italiana.

Il 21 maggio ci regala i primi quattro sindaci del Movimento 5 Stelle, tra cui l’ormai arcinoto Pizzarotti, ingegnere parmense, autostradista della prima ora. Subito il movimento grillino inizia a scricchiolare: Pizzarotti parla per sé, dice chiaramente che non prenderà ordini dal vertice. Gli fa eco il sindaco di Mira, il ventiseienne Alvise Maniero che riconosce una leadership d’immagine in Grillo, non certo una capacità di indirizzo politico. Ad appena una settimana dalla vittoria, le fondamenta del movimento di protesta più votato d’Italia iniziano a dar segni di cedimento. La Lega è praticamente annientata, con sette sconfitte in sette ballottaggi. E un consigliere comunale di un paesino nel bresciano viene silurato per aver ironizzato sul terremoto in Emilia., mentre un deputato ammette candidamente che Bossi, coi soldi della Lega, può fare ciò che vuole. Serve un cambiamento, non solo nel linguaggio della politica  che risponde sempre più alle logiche del marketing, che a quelle di un moderno stato sociale. Il PdL è spaccato, gli ex AN sono considerati, insieme ad Alfano e Bondi, tra i primi responsabili del tracollo amministrativo. Come sempre accade in questi casi però, tutti salgono dalla parte dei giusti, in pratica non si capisce chi rimanga dalla parte opposta. E Belpietro, dalle colonne di Libero, tifa per il Reset, un “Ripartiamo da zero” che non fa altro che seminare ulteriori dissidi tra i membri del PdL.

Intanto l’Italia deve confrontarsi col terribile sisma emiliano, in cui i danni sono stati ingentissimi. Si temono, da parte del Governo, ulteriori rincari sui carburanti, adesso che grazie al decreto di riforma della protezione civile è stato distolto il fondo diretto alle emergenze. Monti rientra d’urgenza dalla festicciola di Obama, un G8 in cui l’immagine informale non basta a fare accettare un premier impopolare, che davanti alle telecamere di Piazzapulita difende FIAT e fa scena muta per quanto riguarda il precariato. Vanno bene le interviste combinate, ma certe volte, le impopolari scelte dell’incapacità di governo possono produrre effetti deteriori: circolava su internet un link che paragonava Monti a Totò Riina. Paragoni da condannare, ed effetti deteriori della rete sociale e dei continui attacchi mediatici, indispensabili però per il diritto di cronaca.

Ancora notte fonda sull’attentato di Brindisi: nella settimana del ventennale dalla morte di Giovanni Falcone, l’Italia ha ancora paura delle bombe. Stavolta  la mafia però non sembrerebbe coinvolta, come pensato in un primo momento. Detrattori dell’esecutivo e complottisti sono già pronti a giurare che si tratti della consueta strategia della tensione.

Anche la riforma del lavoro è tra i temi molto dibattuti della settimana. E se Confindustria boccia sonoramente la Fornero e la sua assurda riforma, è il senatore Li Gotti che si rende protagonista di un intervento in assemblea che profuma di vecchia politica: il rappresentante del popolo chiama i potenti alle loro responsabilità, quelle di contribuire ad una riforma che crea autentici disastri sociali.

Se gli Usa sono il paese delle possibilità, l’Italia è quello delle assurdità: c’è persino chi prova ad organizzare una discarica nei pressi di Villa Adriana, il gioiello dell’architettura romana che sorge all’ingresso del paese di Tivoli, famoso per la villa D’Este e le falde acquifere che bagnano la zona. Ma tant’è, il prefetto Pecoraro è convinto che la discarica non darà problemi. Per fortuna, la linea assurda n passa e il governo rinuncia alla scellerata idea: sarebbe stato come installarsi il cesso tra le sedie del tavolo da pranzo.

In Grecia, si fa più incisiva la linea neonazista di Alba dorata, il movimento di estrema destra che ha conquistato una ventina di seggi in parlamento. Scontri a Patrasso, a seguito dell’omicidio di un cittadino greco. Fiamme, feriti, sassaiole: è un movimento pericoloso ed in tanti sperano che non prenda eccessivamente piede.


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