Speciale Tg la7 e In onda commentano l’attesissimo discorso sullo stato della crisi economica del presidente del Consiglio Berlusconi trasmesso in diretta e valutato poi in studio con ospiti vari, a seguire Rosy Bindi e Giorgia Meloni si confrontano in compagnia di Luisella Costamagna e Luca Telese.

La replica di Antonio Di Pietro è quella che tutti gli italiani implicati in questa crisi drammatica vorrebbero dire: ”Ma lei ci fa o c’è, fino a che punto pensa di prendere in giro gli italiani? O è Alice nel paese delle meraviglie o è il più grande bugiardo della storia. C’è una crisi mondiale ma in Italia c’è una crisi nella crisi che si chiama Berlusconi Silvio, è lei che ha tolto credibilità, è il suo governo che fa scappare gli investitori, lei è un problema per il paese e il fatto che non se ne accorga è ancora più grave”. ”Nonostante lei gli italiani si devono disfare politicamente di lei , spiega Di Pietro. A noi tocca l’assunzione di responsabilità, e non è che noi di qua, all’opposizione, stiamo dando una grande proposta alternativa, però siamo disponibili ad un’assunzione di responsabilità collettiva, però cominci lei, si dimetta.

Queste in sintesi le parti salienti che aprono il dibattito televisivo tutto al femminile tra una Bindi che sostiene “difronte ad una crisi grave il Presidente si è presentato con la solita debolezza di governo, negando la realtà”, e la Meloni che ribatte ”l’intervento di di Pietro è stato folcloristico e inadatto”! Le idee difese da entrambe le parti toccano punti di acceso confronto poi la sigla di chiusura interrompe le signore.
Signori e signore, qui di parole se ne sentono a destra e a manca, il problema è che quando la politica non c’è il Paese paga le conseguenze. Il nostro sistema politico non è capace di riconoscere, promuovere e sostenere la crisi. Il Governo non è in grado di effettuare scelte coraggiose e lungimiranti. Il clima di questi ultimi mesi e la cronaca più recente non sembrano suggerire pensieri positivi, il Paese appare intrappolato da un immobilismo sterile e litigioso, e né nel Governo né nell’opposizione emergono visioni di lungo periodo, progetti capaci di rilanciare il Sistema Italia, gli sforzi sono tutti tesi nel tentativo di non perdere una poltrona politica ricca di vantaggiosi privilegi.





