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parto col folle

Creato il 04 febbraio 2011 da Albertogallo

DUE DATE (Usa 2010)

locandina due date

Non c’è niente di peggio di un film comico (o giù di lì) che non fa ridere. Specialmente quando il film in questione si dà un tono, tentando inutilmente di trasmettere qualche messaggio o di risultare intelligente. Se poi è un road movie non ne parliamo. E se, infine, il motore della vicenda consiste nel rapporto (all’inizio difficile ma poi, si sa come vanno queste cose, alla fine si diventa tutti amici) tra Mr. Sono Un Tipo Normale Borghese E Razionale e Mr. Stramboide Gay Cannato Con Un Cane Piccolo E Brutto allora la frittata è fatta, e fossi il Morandini a questo ipotetico capolavoro gli darei un bel 1,5 su 5.

Che poi il film in questione esiste, l’ho visto oggi con questi miei due occhi, purtroppo, e si chiama Parto col folle (tralasciamo la consueta indignazione circa il titolo italiano, non ne vale la pena). Mr. Razionalità è nientepopodimeno che Robert Downey Jr., mentre Zach Galifianakis interpreta Mr. Stramboide, in una parte che ricorda in modo imbarazzante il suo personaggio nella (quella sì, geniale) serie tv Bored to death. Il regista è invece Todd Phillips, quel grande intellettuale che un paio d’anni fa aveva partorito l’altrettanto insopportabile Una notte da leoni (di cui – dio ce ne scampi – è in preparazione un seguito). Peccato che ‘sto cretinetti dalla faccia da pirla (guardare per credere) abbia deciso negli ultimi tempi di girare solo film brutti, perché il suo primo lavoro, Road trip, rimane la mia commedia college-adolescenziale americana preferita, e anche Starsky & Hutch aveva i suoi momenti (oddìo, mi sono trasformato in un esegeta di Todd Phillips senza nemmeno accorgermene!). Parto col folle non merita invece alcuna considerazione, fa schifo e basta e ho sprecato altri 5 euro e 50 centesimi per un altro film brutto: tanti luoghi comuni, poche risate, un pizzico di buonismo familista… E soprattutto cani che si marturbano: pensavo che dopo Maial college non mi sarebbe più toccato un supplizio cinematografico di questo genere.

Alberto Gallo



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