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"Pasolini e Roma", venerdì 4 aprile al Centro Studi di Casarsa

Creato il 03 aprile 2014 da Gaetano61

Venerdì 4 aprile alle ore 17.30, il programma di primavera del Centro Studi Pasolini di Casarsa - progetto Incipit.3 - indaga il rapporto tra Pasolini e Roma. Verrà presentata la mostra fotografica “Pasolini, Roma e la casa delle Ceneri”, (fino al 28 giugno), della torinese Monica Cillario, che, come si legge nelle note di presentazione del Centro Studi, "ha saputo fissare in dettagli di delicata discrezione evocativa la normalità piccolo-borghese della casa di Monterverde Vecchio in cui Pasolini visse dal 1955 al 1959 e concepì Le ceneri di Gramsci". Il catalogo della mostra è accompagnato dai testi dello scrittore Fulvio Abbate, (autore, tra l'altro, del saggio: Pier Paolo Pasolini raccontato ai ragazzi, Dalai 2011).
Il pomeriggio proseguirà con la proiezione del docu-film: Un intellettuale in borgata (prod. TamTam Online/ SAS Cinema, 2013) del regista Enzo De Camillis. De Camillis e il produttore Elio Matarazzo (entrambi saranno presenti a Casarsa), raccontano il Pasolini nei primi anni del suo arrivo, con la madre, a Roma; così nelle loro parole: "la quotidianità e la contiguità con le durissime condizioni di vita di questa “borgata” romana saranno l’osservatorio sociale attraverso il quale il poeta muoverà i primi passi di quella esperienza umana che descriverà nelle opere di indagine e denuncia sociale della maturità intellettuale ed artistica. E’ da queste riflessioni che nasce il romanzo dei ragazzi di Donna Olimpia, i Ragazzi di Vita, che suscitò violentissime polemiche negli ambienti degli intellettuali di sinistra e, in particolare, all’interno del PCI. Erano le accuse di un mondo politico miope in contrapposizione alla lungimiranza culturale di Pasolini, che avrà il suo tragico epilogo proprio nelle pagine di Petrolio con la denuncia di un mondo economico che si stava preparando alla globalizzazione dei nostri giorni”. Tale lungimiranza culturale si spinse fino alla lucida denuncia delle trame oscure del potere affidata alle celebri parole di “Io so … ma non ho le prove”, pubblicate nel 1974 sulle pagine del “Corriere della Sera”
Qui, si può leggere il programma nel dettaglio 

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