Magazine Poesie

Patrizia stefanelli ospite d'onore nella rubrica di poesia

Da Lindapinta

a cura di Ninnj Di Stefano Busà

Patrizia Stefanelli nasce il 10 aprile del 1960 a Formia (LT). Prima laurea in scienze infermieristiche, seconda laurea in DAMS ( regista teatrale ) all’università di Roma Tre. Con 110 cum laude con il Prof. Raimondo Guarino, storico del teatro.

Direttore Artistico del  Premio Nazionale Mimesis di poesia. E' scrittrice di testi teatrali tutti rappresentati in teatro, dei quali è interprete e regista: "Non scherzare con il morto? (migliore regia e sceneggiatura al festival FITA); "Tre tazze e una zuppiera"; "Qui si sana?"; "Cantando il tempo che fu"(tradizioni e canti popolari del Sud Pontino); "Il mistero di Don Giovanni" Premio FITA 2012.

E' presente in numerose antologie. ha vinto il premio al XIII Festival lirico Leoncavallo - Montalto Uffugo (CS) -  Premio di poesia “Amalia Vilotta”2012; . Premiazione e intervista della giornalista  Rosanna Cancellieri con Michele Mirabella -

M  Menzionedi Merito al concorso di poesia “Quelli che a Monteverde”- Roma 2012. Ha ottenuto per meriti culturali nel 2013 il premio Thesaurus ad Albarella-Rovigo. Finalista in molti premi letterari. Ha pubblicato nel 2013 la raccolta di poesie "Guardami" (ed. Rupe mutevole, pref. Nazario Pardini).

"Laudate Dominum"
Poni, Signore, sulla mia fronte un sigillo.
Non ho pensieri di fede.
Bagdad, favola delle mille e una notte
di cieli stellati e tappeti d'oro 
non hai più voli.
Sei, sangue di Cristo ucciso 
mille volte per le strade;
per migliaia di yazidi
solo due sopravvissuti; 
nel nome del Padre e del Figlio
e dello Spirito...
Non ho pensieri di fede.
Così, anche tu, Israele,
uccidi il Figlio mille volte
nei mille volti
dell'unica verità raccontata,
quella degli occhi.
Tre giovani ebrei
per trenta giovani Palestinesi 
per mille e mille morti
bambini, nascosti al mondo
e...non ho pensieri di fede
perché un bambino
vale quanto un bambino
e una madre quanto una madre,
sempre uguale il suo dolore,
nel nome del Padre. 
Oh David! La tua stella sanguinaria è ignominia
e a sud di Damasco
la strage degli innocenti continua.
Poni, Signore, ti prego, sulla mia fronte un sigillo.
Non ho pensieri di fede. 
Tu, che sei pane, porta pane
dona, l'acqua del Battesimo 
a fiumi da bere
e, delle mille fosse, fa meraviglie!
Muoiono, ed io, Signore, 
non ho pensieri di fede. 
PatriziaS 5 ott

per "amare" 


Ogni cosa di cui ho desiderio
accade
e accade
che io abbia desiderio sol di quella.
Pretesa è, un verbo dolce all'infinito
cullato dal sentire di un momento...
e accade
che si mettano petali a tappeto
e profumi, che restano sospesi
come le note, quando l'aria è calma.
Le sere a primavera, quasi toccano
le mani, e dove i glicini fioriscono
ci sono gocce misteriose e pure.
Accade

Alla Luna

"Tu mi donavi un mondo e ti sforzavi

a farlo perleo agli occhi inteneriti" 8cit. N. Pardini)

                            ***

Non so cosa davvero ci sia in certe

parole. In bocche fatue, conclamate

 esclamazioni di potere fatte

per fingere, sorrisi accattivanti.

Allora…

Resto, qui, ma a contare quel che vedo

e quel che sogno senza strappi né

traguardi da rincorrere. Per mano

ho il mio attimo e non lo cambio, no

al bancomat a getto continuo

di insulse idee e strampalate glose.

Resto, con quel che resta del mio diario

al sole d’oltresera.

Verso così inquieta, dalla tua pagina

settantadue che chiude qui : Alla Luna

28 ottobre 2014


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