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Paul Walker, una vita ad alta velocità

Creato il 02 dicembre 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

2 dicembre 2013 • Star News, Vetrina Cinema

Paul Walker, una vita ad alta velocità

Che andasse tanto, forse troppo veloce lo aveva dimostrato da subito, sin dalla sua preadolescenza, quando a soli tredici anni fece il suo esordio nel mondo del cinema con Non aprite quell’armadio, una piccola e divertente parodia dei monster movie americani. Poi, dopo tanta esperienza in televisione e qualche apparizione cinematografica, è stata la serie Fast and Furious a darci conferma della sua attitudine alla velocità, un po’ perché in quei film a farla da padrone erano le corse automobilistiche, un po’ perché bastò solo il primo episodio per fare di lui una vera star, un sex symbol ed uno dei volti più interessanti della Hollywood del nuovo millennio.

Da giovane attore in erba a grande star in poco meno di un anno. Tanto che, orfano di Vin Diesel, è riuscito a prendersi sulle spalle da solo il secondo capitolo della saga portandolo nuovamente ad un successo milionario. Funzionava il format, ma funzionava anche lui, eccome. Un aiuto, senza ombra di dubbio, gliela dava la sua bellezza ineccepibile, ma molto anche la sua professionalità, e soprattutto la sua passione. Perché pur correndo il rischio di rimanere ingabbiato nel personaggio di Brian O’Conner, Paul Walker ha continuato a partecipare a Fast and Furious, rispettando il suo carattere e i suoi amori. La velocità era uno di questi: non smetterò mai con Fast and Furious – diceva – perché la velocità ce l’ho nel sangue.

Paul Walker

Andava veloce, quindi, Paul Walker, tanto veloce che sapeva sfuggire anche alle ferree regole non scritte del mondo del cinema, quelle che ti vorrebbero sempre sotto i riflettori, che ti vorrebbero continuamente sotto l’occhio del gossip, sulle pagine dei giornali, quelle che ti obbligano a costruirti un personaggio anche nella vita quotidiana, oltre che sul grande schermo. Ma di lui si parlava poco, se non dei suoi straordinari successi cinematografici. Che fosse un uomo da copertina non c’è dubbio, con i suoi occhi di ghiaccio, il suo fascino inconfondibile, la sua eleganza innata. Ma raramente abbiamo sentito parlare dei suoi amori o delle sue notti appresso al divertimento. Forse perché anziché avere l’ansia di apparire preferiva viversi sua figlia e la sua famiglia e sfruttare la sua popolarità e la sua privilegiata condizione di vita per fare beneficienza. Andava veloce anche in questo Paul Walker, perché era sempre il primo a proporre il proprio aiuto nei momenti di bisogno, ad Haiti ed in Cile per il terremoto, ora per le Filippine, dopo l’uragano. Aveva una sua fondazione e con essa raccoglieva fondi per le zone colpite da disastri naturali.

Andava veloce Walker, e nella sua purtroppo breve carriera è riuscito a partecipare a film di ogni genere, dalla commedia romantica (Un amore sotto l’albero) alla fantascienza (Timeline) fino al grande cinema di guerra (Flags of Our Father), dimostrando di non essere solo un belloccio da mettere sulle locandine. Andava così veloce Paul Walker che nel 2013 ha girato ben quattro film, due dei quali potremmo vederli solo nei prossimi mesi (Hours, in uscita a Natale negli States, e Brick Mansions, previsto per il prossimo anno). Andava veloce Paul Walker, ed altrettanto velocemente ci ha lasciato. A soli quarant’anni un incidente automobilistico l’ha strappato alla vita. Ironia della sorte – verrebbe da dire – ma sembra semplicemente la fine inevitabile di un’esistenza vissuta ad alta velocità.

di Antonio Valerio Spera per Oggialcinema.net

Brick MansionsFast and FuriousHoursPaul Walker


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