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PAUSA. E parole nuove.

Creato il 16 settembre 2011 da Nina

PAUSA. E parole nuove.

Oggi convocazione dall'ente per cui lavoro. Nell'ordine rincontro vecchie amiche, colleghe e S.

Ve la ricordate S? Non ve la ricordate? Oh ma devo fare tutto io...Comunque ne ho parlato qui, una delle prime con cui feci outing, la tipa che mi riaccompagnava a casa dopo il corso, quella con cui ho messo in atto la mia nuova strategia di sopravvivenza denominata AF (Assalti Frontali). Vabbè stavolta mi ha salutata e l'unica domanda che mi ha fatto è stata:

- Novità? - solo che per SUA fortuna intendeva solamente novità sulla casa.

Deve aver afferrato il concetto, la ragazza. Bene, un problema in meno.

In compenso era pieno di donne farcite, santo cielo quante! tutte insieme così era dai tempi delle acque della fertilità che non le vedevo. Fa un certo effetto eh. Come l'estate, d'altronde, almeno sulle altre. Ah ah.

Ride Nina alzando la testa, ride di un riso alto, un richiamo che fende campi sterminati di segale e papaveri.

Pare un segno ma sta frase l'ho trovata sul libro che sto leggendo, oggi sul treno di ritorno a casa.

Sapete che c'è? Che son stanca di star male. E sapete quand'è che sto male? Quando mi prendo troppo sul serio, quando mi dimentico di ridere, quando mi lascio afferrare alla gola dalle paure, dalle incertezze sul domani, dai dubbi, dal timore di non farcela, di non essere all'altezza o di essere da meno. Da meno rispetto a chi? A cosa? Gabbie della mente. E mi identifico con questa preoccupazione, paura del futuro. Io divento lei.

Poi mi ricordo che è tutto un gioco e io posso scegliere se restare a guardare oppure partecipare e divertirmi. Divertirmi. Divertirmi. Oggi scelgo. Anche perché è venerdì, mi conviene cambiare strategia, comincia il sacrosanto wikkend.

- Eravamo così felici, Modesta, cosa è successo? -

- E' successo che non ti accontentavi di niente inseguendo un tuo sogno di perfezione e ora giaci sepolta tre metri sotto la terra del mio giardino e vorresti tornare a ieri. Ma per chi vive, ieri è solo servito come concime per questo oggi nuovo, tangibile, pieno di sole. -

Il futuro non esiste, o almeno la preoccupazione del futuro per me non esiste. So che soltanto giorno per giorno, ora per ora, diventerà presente.

* Le frasi in corsivo sono tratte dal libro di Goliarda Sapienza - L'arte della gioia - che io consiglio, caldamente, a tutti.

La storia di una donna, come ce ne sono poche. Il ritratto della persona che spero un giorno di diventare.

Diciamo che ci stiamo lavorando.

PAUSA. E parole nuove.


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