Per questo la Diocesi di Pavia ha deciso di partecipare a Expo attraverso una serie di manifestazioni per stimolare la riflessione dei cittadini.
Non a caso il ciclo di incontri si chiamerà "Non solo pane".
"Vogliamo che attraverso l'interesse per il tema del cibo i cittadini di Pavia possano accrescere la loro conoscenza di un territorio conosciuto e presidiato dagli agricoltori - ha spiegato questa mattina in Curia Monsignor Giovanni Giudici -. Il tema del nutrimento è fondamentale per la diocesi".
"Un buon cristiano avverte la necessità di nutrirsi anche attraverso le relazioni, la convivenza e i rapporti sociali - ha precisato Marco Bianchi, delegato diocesano ai rapporti con Expo -. Abbiamo estrapolato 4 idee cardine e su di esse abbiamo lavorato con alcuni testimoni".
Il 30 aprile si celebrerà una doppia vigilia: quella dell'apertura di Expo e della festa dei Lavoratori.
"C'è un nesso inscindibile fra i due eventi - ha spiegato Bianchi -. Il lavoro genera produzione di beni e relazioni sociali, ciò che sta alla base di Expo".
Le manifestazioni in onore delle due ricorrenze dureranno tutta la giornata. Alle 10,30 gli studenti del III, IV e V anno delle superiori si recheranno in piazza del Carmine, dove verrà allestita una struttura che ospiterà stand di imprese che lavorano su Pavia. A questi ragazzi verrà chiesto come interpretano le parole identità, lavoro e futuro. Alle 18 Monsignor Giudici introdurrà la riflessione "Non di solo pane vivrà l'uomo".
Ingresso al Vescovado in piazza Duomo
Terminato l'incontro, Coldiretti offrirà un buffet per tutti i presenti, cui seguirà la Veglia sul Lavoro, che vedrà la partecipazione del coro degli universitari.Il 30 maggio la diocesi ospiterà la testimonianza di Savino Pezzotta, il 3 giugno di Stefano Zamagni, il 23 settembre di don Virginio Colmegna.
Perfino il grest cittadino di quest'anno ruote attorno a tematiche collegate a Expo. "Expo vuole essere il luogo delle nostre eccellenze - ha spiegato don Franco Tassone - non si vive di solo pane, ma anche di solidarietà e testimonianza. In questo momento il lavoro è il primo dramma della nostra società. Agricoltura e Industria non riescono ad assumere come vorrebbero, anche se qualcosa sembra iniziare a muoversi".
"Il settore agricolo è un po' meno in crisi rispetto agli altri - ha confermato Wilma Pirola, presidente della federazione provinciale di Coldiretti -. Coldiretti è chiamata a preservare il territorio e a produrre cibo per nutrirlo. Attraverso le 5.000 aziende a noi associate abbiamo offerto il nostro contributo al CompraLavoro e ne andiamo fieri.
a cura di Serena Baronchelli