Thanks to Maurizio Lupi.
Conclusasi la Summer School di formazione politica Sorrento 2013, organizzata dall’associazione “Costruiamo il futuro”, si è deciso di “interpretare il pensiero degli oltre 400 giovani partecipanti e dei numerosi parlamentari presenti.”
Questi giorni, infatti, hanno visto protagonista la proposta di una moratoria sui temi etici da parte di alcuni parlamentari appartenenti al Pdl: il ministro Maurizio Lupi e gli ex ministri Mara Carfagna, Mariastella Gelmini e Maurizio Sacconi.
Secondo i parlamentari, “Nel momento in cui l’Italia affronta una straordinaria depressione civile, economica e sociale combinata con una persistente fragilità politico-istituzionale, appare necessario evitare l’introduzione di elementi divisivi nel senso comune del popolo con particolare riferimento ai principi della tradizione, dalla vita alla famiglia naturale, alla libertà educativa”.
Insomma, i quattro esponenti del Pdl ritengono primaria la questione economica nell’Italia odierna, a scapito di una legge, come quella sull’omofobia, di chiara importanza etica.
Tuttavia, la moratoria non convince tutti; non solo vede contrario il Pd ma anche alcuni membri del Pdl, come Sandro Bondi, Giancarlo Galan, Presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione, e Stefania Prestigiacomo. Bondi vedrebbe una soluzione più adeguata in “un confronto aperto e costruttivo.” Galan a sua volta sostiene:“È nostro preciso dovere trovare soluzioni, dare risposte, predisporre misure in grado di abbattere le barriere che quotidianamente incontrano i cittadini. Questo vale tanto in termini economici che civili. La nostra gente ci chiede passi avanti per il Paese, ci chiede condizioni di vita migliori: ripresa economica, maggiori diritti. Per dirla con un espressione cara a noi, tutti, del Pdl: meno tasse, più libertà. La recessione sarà affrontata in maniera incisiva, le scelte di politica economica saranno frutto di un’inevitabile e attentissimo confronto tra più ricette proponibili vista la eccezionale gravità della situazione, niente di meno dovrà succedere in tema di diritti civili.-
Ovviamente, l’opposizione maggiore è sicuramente quella del Pd. Walter Verini, capogruppo democratico in commissione Giustizia alla Camera, e Ivan Scalfarotto hanno prontamente ribattuto segnalando la presenza di “tutte le condizioni per una rapida e unanime approvazione del testo che introduce finalmente in Italia il reato di omofobia. Il lavoro svolto in commissione Giustizia è stato molto approfondito e costruttivo. Siamo davvero all’ultimo miglio e la Commissione potrà licenziare un testo di grande civiltà che tiene conto di tutte le sensibilità.”
La proposta di una moratoria, definita dal deputato Dario Ginefra “anacronistica e bacchettona”, sembrerebbe quindi inutile, data la già avvenuta programmazione della legge che condanna l’omofobia.
Articolo di Giulia Porzionato