Se pensi che le cose non possono peggiorare, perché tanto peggio di cosí é impossibile che vadano, ti sbagli. C'è sempre di peggio.
Nel mio caso, dopo un anno economicamente disastroso e vissuto tirando la cinghia, vivendo dell'Ayuda social di 426 euro al mese perché grazie alla gravidanza non ero riuscita a cotizzare la disoccupazione (mi mancavano due mesi di lavoro per averla), mi ritrovo con la bella notizia, ieri, che questa Ayuda Social verrá tolta con il 2011.
Ne avevo diritto per un'altro anno, perché ho un bimbo.
Rileggo il post precedente, dove mi chiedo come posso reinventarmi, e mi ritrovo oggi a pensare che invece dovró riciclarmi, sempre se va bene, perché se avró al fortuna di trovare un lavoro sará una di quelle classiche occupazioni di merda giá sperimentata in questi stupendi (ironicissimi) quasi 7 anni in Spagna.
Se giusto ieri mi lamentavo, stavolta a voce, con mia madre, dicendole quanto sono stanca di questa esperienza, di sentirmi uno schifo perché in tutti questi 7 anni non ho ottenuto niente, del fatto che alla mia etá dovrei almeno avere una professione, e che no, stavolta e in futuro non accetteró piú lavori che non hanno a che fare con me, ora mi ritrovo a pensare che non c'è via d'uscita, che da sto paese non me ne potró mai andare, e invecchieró insoddisfatta e infelice, trasformandomi in una donna amareggiata e invidiosa delle vite altrui.
Che giá invidio le vite altrui, e non é giusto, non sai mai come siano davvero, che non son tutte rose e fiori. Eppure la mia, attualmente, ma diciamo anche da qualche anno, non mi soddisfa affatto, mi sento incatenata a qualcosa che non mi appartiene, eppure io non ero cosí, eppure riuscivo sempre a trovare una soluzione, a reinventarmi, a vincere le mie paure.
Ed ora che?
Ora non riesco neanche a deprimermi. La veritá, non riesco neanche a pensare a cosa potró fare da gennaio senza i 426 euro, che non son niente, non mi mantengono, ma aiutano.