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Penati?! All’apparenza un uomo per bene!

Creato il 03 settembre 2011 da Angela

Nel 2006 all’inaugurazione dell’anno accademico dell’università nella quale ho studiato partecipò anche, tra gli altri, l’allora presidente della provincia di Milano, Filippo Penati. Quando lo vidi, seduto in mezzo ad alcuni dei miei docenti fra le prime file dell’aula magna, ricordo che pensai: “Mi sembra proprio una persona per bene, un uomo normale che è arrivato, di sicuro non senza sacrifici e impegno, a fare il presidente della provincia in cui abito”.

Oggi a distanza di cinque anni non si parla d’altro del ‘caso Penati’ che si rivela ogni giorno più imbarazzante e più distruttivo per il Partito Democratico. Lo stesso uomo invitato dalla mia università a celebrare l’inizio dell’anno accademico che è stato prima sindaco di Sesto San Giovanni, poi presidente della Provincia di Milano, quindi membro della direzione nazionale del PD e capo della segreteria politica di Bersani è al centro delle cronache quotidiane. I magistrati di Monza, basandosi sulle dichiarazioni di due imprenditori e su intercettazioni telefoniche, lo accusano di avere intascato in 17 anni tangenti per 9 milioni di euro. Il gip Anna Magelli ha respinto la richiesta di arresto poichè non ci sono prove sufficienti per la concussione, mentre per la corruzione è scattata la prescrizione nonostante i numerosi inviti rivolti da parte di esponenti politici a Penati di rinunciare a essa.

E’ indubitabile che quando si è chiamati ad amministrare la cosa pubblica, a livello nazionale o locale, si abbia a che fare con così tanti e cospicui interessi, che è difficile tenere alla larga se non si ha una concezione alta del proprio ruolo di rappresentanza politica.

Se davvero Penati fosse responsabile dei fatti addebitatigli dalla Procura di Monza, non sarebbe altro che la conferma di quello che già tante volte è accaduto in politica e che le inchieste di Mani Pulite hanno messo in chiaro.

Mi interrogo solo sul fatto che una persona che mi è parsa così ‘per bene’ quando la vidi dal vivo possa finire implicata in un giro come quello delle tangenti, talmente lontano da quel concetto che io rintego sia la politica, quella vera, quella fatta per la gente e non per i soldi.

Ora Bersani e i suoi devono dissipare in fretta il dubbio che quello che è già stato definito come il ‘sistema Sesto’ sia il modo in cui, anche in altre località o a livello nazionale, il partito si finanzi. Il segretario del PD dovrebbe anche spiegare perchè tra centinaia di validi dirigenti politici abbia proprio scelto Filippo Penati come coordinatore nazionale della sua mozione alla guida del partito e poi come capo della sua segreteria dopo la vittoria. Che sia stato vittima anche lui dello stesso abbaglio che ha colpito me?!

Certo è che il caso Penati rappresenta la manifestazione più eclatante di un sistema di potere che mescola politica e affari.

 

Penati?! All’apparenza un uomo per bene!



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