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Pensaci, Giacomino

Creato il 13 gennaio 2014 da Albertocapece

hollande_dopo_le_voci_sul_flirt_in_ospedale_la_premiere_dame-0-0-387715Anna Lombroso per il Simplicissimus

L’ho sempre detto io, meglio fare attenzione a certi ometti grigi, smilzi e apparentemente scialbi, dietro ai quali si celano inossidabili sciupa femmine, reiterati fedifraghi, bombe sexy. E se sono di sinistra, peggio  mi sento, possono non dirsi cristiani, possiedono standard ridottissimi di senso morale, disprezzano quelle convenzioni messe a guardia   dei  sacri vincoli matrimoniali e familiari.

Lo deve pensare anche il Tg di mediaset che stamattina collocava come notizia di apertura le scappatelle di Hollande che in un pied à terre messogli a  disposizione di un pregiudicato avrebbe consumato incontri molto carnali con una giovane attrice, così spudoratamente da essere sorpreso dai cacciatori di gossip ed anche dalla sua compagna ricoverata in ospedale per gli esiti delle auguste corna pubbliche. Che scandalo, secondo ilTg 5,  che lasciava intendere come in questi casi ci sia poco da fare differenze sulla qualità delle relazioni extra coniugali, che la compagna di avventura sia una giornalista o un’attrice  o una velina o una minorenne poco cambia, una garçonnière non è meno colpevole di Arcore e certe scappatelle sono anche più deplorevoli delle cene eleganti cui siamo abituati.

C’è da dubitare che il caso abbia sollevato davvero grande scalpore e riprovazione in terra di Francia e all’Eliseo, dove un presidente cadde con disonore nel corso di una pratica sessuale “impropria”, dove furono innumerevoli, seppur condotte con maggio riservatezza, le performance amorose di Mitterrand e di altri così discreti che nemmeno ne abbiamo conoscenza.

L’ostensione pubblica di costumi privati, così come l’uso politico della storia, è diventato più generalizzato e velenoso non solo per l’inevitabile diffusione mediatica, ma soprattutto come frutto della degenerazione del confronto politico, attribuibile a una destra  che ha imposto i vizi  dell’ipocrisia, della conservazione misoneista, del perbenismo come virtù messe a guardia di un’etica pubblica su misura per penalizzare anticonformismo, disubbidienza, diversità, e, in sostanza, per farsi gli affari nostri   a beneficio degli affari loro, inviolabili e indisturbati.

Non c’è da sorprendersi, comunque al perbenismo di regime si addicono di più incontri mercenari, i rapporti pronta cassa, le relazioni clandestine, quelli insomma che non minano le famiglie, che non ledono l’immagine patinata degli album fotografici su Chi, piuttosto che gli amori, a loro ignoti, le passioni, a loro sconosciute, gli affetti per loro ingombranti.

Che poi, se per caso le scappatelle vengono alla luce, se diventano pubblici qualche pruriginosa conversazione e qualche particolare scottante si ha l’occasione buona per reclamare doverosa privacy, per esigere necessarie strette alla rete, per pretendere ulteriori autocensure da una stampa già remissiva, per l’obbligatorio rispetto che si deve non solo alla vita privata degli uomini pubblici, ma anche alle loro birichinate, alle telefonate incaute, alle ingerenze nel loro caso legittime, in modo che i confini tra inopportuno e opportuno, tra lecito e illecito diventino tanto confusi da sconvolgere e sovvertire anche quelli tra legale e illegale.

Sono una fan della vita e quindi delle passioni che la animano, tristi o allegre che siano, sempre benvenute e rivoluzionarie, sono anche una fan della verità e della trasparenza, preferisco le intercettazioni anche superflue a beneficio invece di utili realtà rivelate. Fortunatamente non sono né cattolica né puritana e su Clinton sono in grado di dare un giudizio politico e perfino su Berlusconi almeno finché le sue intemperanze sessuali non diventano reato accertato e le sue ganze ministre. Ma ricordo un vecchio film nel quale un anziano giornalista ammoniva un giovane politico a non lasciar condizionare le sue scelte dal suo esuberante “Giacomino”. E non è la prudèrie a suggerire un po’ di augurabile continenza quando esporsi in nome dell’amore è delizioso, ribelle, apocalittico, incantevole, ma espone ai ricatti degli antagonisti, a quelli di casuali e sodali affittacamere e, peggio che mai, agli strali del Tg5.


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