Sinossi: Maddy Swift è una studentessa normalissima e un po' imbranata, frequenta il liceo della tranquilla cittadina di Barracuda Bay e ha una cotta per il nuovo ragazzo della scuola. La sera in cui Stamp finalmente la invita a una festa è anche quella in cui la sua vita cambierà per sempre. Perché è il suo primo fantastico appuntamento? Non esattamente. Quando Maddy, tutta agghindata, esce di casa, fuori piove a dirotto. Non trova la strada per raggiungere la festa e proprio quando crede di essere arrivata a destinazione viene colpita in pieno da un fulmine. Al risveglio, si trova con la faccia in una pozzanghera, stordita e completamente inzaccherata. Ma il fango è l'ultimo dei suoi problemi. Sono quel buco fumante sulla testa, il cuore che non batte più e i polmoni che non funzionano a farle sorgere qualche sospetto. Scopre con raccapriccio di essersi trasformata in una delle creature che più la spaventano: una morta vivente. E che la sua urgenza più impellente è mangiare immediatamente un cervello fresco, se vuole evitare il poco attraente processo di putrefazione. Aiutata da due compagni zombi, Maddy non solo imparerà a gestire la sua nuova identità, ma anche a difendere se stessa, il suo amore e tutta Barracuda Bay dallo Zombi Armageddon.
Il mio pensiero: "Gli zombi non piangono", finalista del Bram Stoker Award, è il primo romanzo young adult della serie Living Dead Love Stories nato dalla penna dell'americano Rusty Fischer e pubblicato lo scorso 17 ottobre dalla Casa Editrice Giunti nella collana Y.
Avevo in mente di leggerlo il 31 ottobre e festeggiare con questo romanzo la festività della cultura celtica e anglosassone nota come Halloween. Cosa c'è di meglio per calarci nell'atmosfera del mondo dell'occulto di un buon romanzo sugli zombi??? Ma non ho saputo aspettare...
Premetto subito che questo è il mio primo young adult con protagonisti degli zombi che mi capita di leggere. Non so voi, ma quando penso a queste creature non-morte la prima immagine che mi si presenta alla memoria, grazie anche al mondo creato dagli studi di Hollywood, è quella di creature da brividi che si aggirano nella notte con braccia penzoloni, sdentate o con pochi denti gialli e putridi, con gli occhi fuori dalle orbite ed iniettati di sangue e mandibole cascanti e grondanti di bava. Esseri che si muovono a scatti e non sono in grado di articolare parole di senso compiuto. Sì, lo so, ho visto troppi film horror... Bene, se anche voi avete sugli zombi un'idea di questo tipo, resettate tutto e ascoltatemi.
Innanzitutto gli zombi che vivono nelle pagine di questo romanzo non sono tutti cattivi e crudeli come possiamo pensare. Bhé, vi capiterà di trovare qualche "personaggino" che vi ricorderà per alcuni lievi tratti la mia descrizione fatta sopra, ma si tratta di neo-zerker e non di zombi veri e propri. Tranquilli, niente che non vi faccia dormire la notte.
Procediamo per gradi. L'autore crea una gerarchia e delle regole per i suoi amati zombi. Giustamente, come ci sono regolare per i vampiri, per i licantropi, per le streghe e via dicendo... devono pur esserci anche per loro. Zombi non si nasce, ma lo si diventa. Come? Grazie ad una forte scarica elettrica. Questa manda in tilt tutto il sistema del corpo umano fatto di organi e flusso sanguigno per lasciare intatto e funzionante solo il cervello. Prendete il caso della protagonista di questo romanzo, Maddy, che viene colpita in testa da un fulmine durante un temporale. Dopo essere stramazzata tramortita al suolo, si sveglierà qualche ora dopo con un forellino sulla nuca, senza più la necessità di respirare e di dormire, senza battito cardiaco, con gli occhi ed i denti un po' gialli, leggermente irrigidita e... con una grossa fame di cervelli (sì, questo è l'unico dettaglio un po' disgustoso. Ma, vinta l'iniziale repulsione, vedrete che ci farete l'abitudine come l'avete fatta per chi beve sangue... ).
«Grazie, Maddy» mi dice alla fine con lo sguardo spento, pieno di una nuova consapevolezza e dei brandelli di materia grigia e carne sanguinolenta fra i denti.
E questo è l'unico modo corretto per diventare zombi. Chi invece viene morso da un altro non-morto è come se subisse una trasformazione diversa. Si rischia così di diventare degli zerker... cioè degli zombi senza coscienza. Inoltre fate bene attenzione: la prima regola di uno zombi è non mettersi con i Normali.
Maddy è una minuta ragazza di diciassette anni che vive in Florida, ai giorni nostri, insieme al padre, medico legale di Cobia Country, e ci narra in modo familiare ed amichevole le sue disavventure. Frequenta la scuola, ha una migliore amica - Hazel - e come tutti gli adolescenti deve fare i conti con la sua prima cotta - Stamp. Tra dissapori, amicizie, tradimenti, incursioni notturne al cimitero, sentinelle, anziani zombi e balli scolastici faremo la conoscenza anche di Scheletro, Dahlia, Dane e Chloe, studenti dark un po' sopra le righe...
Basta, non vi voglio dire di più sulla trama. È una lettura scorrevolissima, piacevole e con un tocco di ironia che rende la narrazione unica:
Non sembriamo proprio Leonardo e Kate sulla prua del Titanic, me ne rendo conto, ma date retta a me, se improvvisamente scopriste di essere morti (pardon non-morti), anche voi vi accontentereste di quello che passa il convento.
Il finale non è scontato e ci lascia con un grande quesito aperto, ma ahimè, temo che per conoscere il seguito dovremo aspettare ancora un pochino: Zombies Don’t Forgive, il secondo capitolo, dovrebbe uscire in America la prossima primavera 2013.
Per chi questo romanzo rappresenterà il suo primo approccio con queste creature vedrà aprirsi un nuovo mondo ricco di novità e aspettative. Direi che è un ottima lettura per avvicinarsi al genere. In conclusione non posso far altro che consigliarvi questo libro per la magica e oscura notte di Halloween.
Dolcetto o scherzetto?
Stefania