Magazine Diario personale

Pensieri su una vita lontana.

Da Oliviabluebell
Oggi è una di quelle giornate che avrei voluto passare tranquillamente sotto le coperte a cazzeggiare. Guardare le puntate in arretrato di "Once upon a Time", sfoltire un po' la lista dei nuovi video nella pagina delle iscrizioni su Youtube, trovarmi un libro da leggere per farmi volare via con la mente, coccolarmi con un pranzo e una merenda su misura, che se anche abbondo con pane e Nutella oggi le calorie non esistono, per davvero però, senno' non vale.
E invece sono seduta alla mia scrivania, con gli occhi che ultimamente fanno i capricci, sempre rossi e infiammati, e la voglia di essere là fuori...tra le persone che camminano, che parlano, che si incontrano e si salutano, tra chi spende soldi e chi invece da' solo un rapido sguardo alle vertine che bisogna risparmiare (ecco io dovrei rientrare a pieni voti nella seconda categoria e invece mi ritrova a fare il filo a un paio di ballerine di Zara!!).
Vorrei essere in mezzo alla vita, tra i pensieri e i silenzi, tra gli imbarazzi e le incazzature, tra chi urla al cellulare e chi usa la vibrazione per non farsi sentire.
Poi capita che leggi un post come questo e inizi a pensare che allargare i propri orizzonti e la mente, realizzare qualcosa che al solo pensiero ti sembra di essere nel paese dei balocchi si può e la tua realtà quotidiana inizia a starti stretta e costretta.
E' un periodo in cui mi sono fatta e mi sto facendo un po' di domande, su cosa voglio, su chi voglio essere e sto cercando di ascoltare davvero quello che sento perchè solo in questo modo posso essere onesta al 100% innanzitutto verso me stessa e poi anche verso gli altri.
Ho sempre pensato che il mio futuro non sarebbe mai stato in Italia, con quella sensazione che New York sarebbe stata la mia casa, ma poi è arrivato il Piccolo Lord e quel sogno è stato messo in fondo al cassetto.
Mi sono pentita di non aver mai pensato all'Erasmus ai tempi dell'università ma ero troppo concentrata a studiare per capire che direzione prendere e forse quel pizzico di paura nell'andare in un posto completamente nuovo e dover cominciare da capo, conoscere gente nuova, per una timida come me, ai tempi, mi ha un bel po' frenata.
Vorrei fare qualcosa di più creativo, che tutti mi dicono che creativa io lo sono davvero quando invece per me è la normalità e mi stupisco sempre perchè quelle che per me sono idee da nulla per altri sono idee geniali. E allora inizio a credere che io creativa lo sono sul serio e forse guardo il mondo anche con occhi diversi da tutti gli altri.
Pensieri su una vita lontana.Non so se posso definirla una sorta di crisi esistenziale, non so se sono i trenta che ti fanno raggiungere una maggiore consapevolezza di te, dei tuoi bisogni e dei tuoi pregi, nonchè dei difetti.
So solo che mi piacerebbe stravolgere la mia vita e cominciare da capo, un nuovo inizio, un punto di partenza che non deve necessariamente essere qui e ora.
E poi scopro che quel sogno, quella vita più calma e tranquilla, i cui ritmi sono dettati solo da me e chissenefrega delle mie due lauree perchè non sono i pezzi di carta che indicano il valore di una persona, non è un sogno solo mio...e poterlo condividere sarebbe ancora più bello.
Dico sarebbe per scaramanzia. La speranza è che possa diventare un sarà. E anche se non lo diventerà almeno saprò che sono state cause esterne che mi hanno fatto mancare l'obiettivo, non certo la mia mancanza di volontà.
Mi piacerebbe dedicarmi più seriamente alla scrittura, che è l'unica costante della mia vita, dai tempi delle elementari, vedere se la mia fantasia può essere trasferita sulla carta oppure sono una di quelle persone incapaci di descrivere quello che gli frulla in testa in modo serio e accurato.
Diciamo che di spunti su cui lavorare ne ho a bizzeffe, l'importante è avere la voglia di mettersi davvero in discussione e cercare di avanzare, di evolversi, senza paura ma solo con coraggio, perchè forse questo è lo scopo vero della vita: l'evoluzione.

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