MORIRE PERCHE' GAY
E' salito sul patibolo nel carcere di Kermanshah , nell'ovest dell'Iran. Per un'esecuzione frettolosa , senza testimoni, e da quanto scrive il quotidiano Etemad Melli la famiglia del giustiziato è stata avvertita solo un'ora dopo perchè provvedesse a mandare rapidamente qualcuno a prelevare il suo corpo.
Il ragazzo si chiamava Makwan Muludzadeh , aveva vent'anni e da un anno era dietro le sbarre con l'accusa di essere gay e di aver avuto rapporti sessuali con altri ragazzini quando aveva 13 anni.
A salvarlo non sono bastati il ritiro delle denunce parti lese , la sospensione della pena decretata dal capo della magistratura, la mobilitazione internazionale.
Makwan era stato arrestato sei anni dopo i reati contestati. Appena arrestato nella città di Paveh era stato pubblicamente deriso , la polizia dopo le manette le aveva messo a cavalcioni di un asino e l'aveva fatto sfilare per le stradine del centro prima di portarlo al commissariato.
"Il mio assistito aveva denunciato nel corso del processo che la sua confessione gli era estorta con la violenza" ha detto l'avvocato Said Eqbali .
L'esecuzione di Makwan riporta l'attenzione alle violazioni dei diritti umani in Iran, paese dove secondo Ahmadinejad i gay non esistono dove la sodomia è una delle tante accuse che portano dritto alla forca in base alla sharia che non risparmia l'omosessualità.
La scorsa estate 23 uomini accusati di sodomia , o "atti di morale" , sono stati giustiziati in tre esecuzioni di gruppo. Nel diritto iraniano non c'è nessuna distinzione fra reato e peccato ( in senso religioso) e poi perchè non c'è discriminante fra una violenza carnale e atti consensuali. La Human Rights Watch che ha reso noto il caso di Makwan denuncia esecuzioni di giovani solo perchè gay.
La condanna a morte è applicata anche in casi di minorenni o chi al tempo del reato lo era. Anche il gruppo Everyone , in Italia, si è mobilitata per Makwan ma tutto è stato inutile. L'ayatollah conservatore , ma moderato, Shahrudi che guida l'apparato giudiziario aveva sospeso l'impiccagione ,ma l'esecuzione è avvenuta lo stesso in maniera affrettata . Prima doveva avvenire in un parco a Paveh , ma la giustizia è stata eseguita ne carcere di Kermanshah.
"Mi avevano assicurato che il riesame sarebbe durato due mesi , ma dopo un mese la condanna è stata eseguita" ha detto l'avvocato. Sembra che qualcuno voleva vanificare il giudizio di Shahrudi , e che ci sia un terreno di scontro fra le diverse anime del regime islamico. Pubblicato da MADYUR a lunedì, dicembre 10, 2007