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Perchè potente è Colui che l'ha giudicata

Da Gio65 @giovanniparigi

Con questo post torno ad affrontare dopo tanto tempo Apocalisse. Credo sia un bel post, che prova in maniera chiara la bontà del mio schema interpretativo  e di letttura del capolavoro di Giovanni ( cfr.  E' possibile una nuova chiave di lettura di Apocalisse?). Riporterò per intero il cap. 18 di Ap. perchè credo debba essere chiara l'immagine di Babilonia che l'apostolo ha magistralmente messa a fuoco.

In particolare vorrei provarvi che quando esaminiamo la singola tessera, cioè i singoli capitoli o versetti alla luce dello schema proposto nel link, non cadiamo nel caos, per cui non siamo costretti a raffazzonare il discorso. Tutt'altro, otteniamo invece una perfetta coerenza delle parti con il tutto. Ma passiamo al capitolo, copincolliamolo e leggiamolo.

 Dopo queste cose vidi scendere dal cielo un altro angelo che aveva una grande autorità, e la terra fu illuminata dal suo splendore. 2 Egli gridò con voce potente: «È caduta, è caduta Babilonia la grande! È diventata ricettacolo di demòni, covo di ogni spirito immondo, rifugio di ogni uccello impuro e abominevole. 3 Perché tutte le nazioni hanno bevuto del vino della sua prostituzione furente, e i re della terra hanno fornicato con lei, e i mercanti della terra si sono arricchiti con gli eccessi del suo lusso».
4 Poi udii un'altra voce dal cielo che diceva: «Uscite da essa, o popolo mio, affinché non siate complici dei suoi peccati e non siate coinvolti nei suoi castighi; 5 perché i suoi peccati si sono accumulati fino al cielo e Dio si è ricordato delle sue iniquità. 6 Usatele il trattamento che lei usava, datele doppia retribuzione per le sue opere; nel calice in cui ha versato ad altri, versatele il doppio. 7 Datele tormento e afflizione nella stessa misura in cui ha glorificato se stessa e vissuto nel lusso. Poiché dice in cuor suo: "Io sono regina, non sono vedova e non vedrò mai lutto". 8 Perciò in uno stesso giorno verranno i suoi flagelli: morte, lutto e fame, e sarà consumata dal fuoco; poiché potente è Dio, il Signore che l'ha giudicata.

9 I re della terra, che fornicavano e vivevano in lascivie con lei, quando vedranno il fumo del suo incendio piangeranno e faranno cordoglio per lei.10 Spaventati dai suoi tormenti se ne staranno lontani e diranno: "Ahi! ahi! Babilonia, la gran città, la potente città! Il tuo giudizio è venuto in un momento!" 11 I mercanti della terra piangeranno e faranno cordoglio per lei, perché nessuno compra più le loro merci: 12 oro, argento, pietre preziose, perle, lino pregiato, porpora, seta, scarlatto, ogni varietà di legno odoroso, ogni varietà di oggetti d'avorio e di legno preziosissimo, bronzo, ferro, marmo,13 cannella, spezie, profumi, unguenti, incenso, vino, olio, fior di farina, grano, buoi, pecore, cavalli, carri e persino i corpi e le anime di uomini. 14 I frutti che l'anima tua desiderava sono andati lontani da te; tutte le cose delicate e sontuose sono perdute per te e non si troveranno mai più. 15 I mercanti di queste cose che sono stati arricchiti da lei se ne staranno lontani per timore del suo tormento, piangeranno e faranno cordoglio dicendo:16 "Ahi! ahi! La gran città ch'era vestita di lino fino, di porpora e di scarlatto, adorna d'oro, di pietre preziose e di perle! In un attimo una ricchezza così grande è stata distrutta". 17 Tutti i piloti, tutti i naviganti, i marinai e quanti trafficano sul mare se ne staranno lontano 18 e vedendo il fumo del suo incendio esclameranno: "Quale città fu mai simile a questa grande città?" 19 E si getteranno della polvere sul capo e grideranno, piangeranno e faranno cordoglio dicendo: "Ahi! ahi! La gran città nella quale tutti quelli che avevano navi in mare si erano arricchiti con la sua opulenza! In un attimo è stata ridotta a un deserto".

20 Rallègrati, o cielo, per la sua rovina! E voi, santi, apostoli e profeti, rallegratevi perché Dio, giudicandola, vi ha reso giustizia».
21 Poi un potente angelo sollevò una pietra grossa come una grande macina, e la gettò nel mare dicendo: «Così, con violenza, sarà precipitata Babilonia, la gran città, e non sarà più trovata22 In te non si udranno più le armonie degli arpisti, né dei musicisti, né dei flautisti, né dei sonatori di tromba; né sarà più trovato in te artefice di qualunque arte, e non si udrà più in te rumore di macina. 23 In te non brillerà più luce di lampada, e non si udrà più in te voce di sposo e di sposa; perché i tuoi mercanti erano i prìncipi della terra e perché tutte le nazioni sono state sedotte dalle tue magie. 24 In lei è stato trovato il sangue dei profeti e dei santi e di tutti quelli che sono stati uccisi sulla terra».

Se non vi ricordavate il capitolo e lo avete letto vi sarete resi conto che Giovanni non lesina sui particolari per descrivere il tratto caratteristico di Babilonia che non sono solo i peccati, ma più ancora la scandalosa ricchezza. Una ricchezza esclusivamente materiale, carnale, mondana a cui si associa una condizione spirituale oltremodo peccaminosa, tanto che i suoi peccati si sono accumulati fino al cielo. Tutto ciò rappresenta l'esatto contrario della condizione cristiana, che spesso vede la presenza di una ricchezza interiore propio laddove è scarsa quella materiale. Ed eccoci al punto. Leggete il versetto in grassetto. Lì c'è scritto che Babilonia sarà scagliata nel mare. Secondo il mio schema il mare non è quel qualcosa di generico che dicono gli esegeti, ma rappresenta ed è rappresentato da una precisa chiesa, quella di Smirne. Se il mio schema ha una coerenza è in questa chiesa allora che dobbiamo trovare riscontri, delle conferme al nostro schema. Per chiarezza ve lo proporrò limitatamente alla chiesa in questione, anche se per il nostro discorso sarebbe sufficiente la lettera indirizzata all'angelo.

CHIESA       SMIRNE

         

SIMBOLO       MARE

         

LETTERA        All'angelo della Chiesa di Smirne scrivi:
Così parla il Primo e l'Ultimo, che era morto ed è tornato alla vita:  Conosco la tua tribolazione, la tua povertà - tuttavia sei ricco - e la calunnia da parte di quelli che si proclamano Giudei e non lo sono, ma appartengono alla sinagoga di satana. 0 Non temere ciò che stai per soffrire: ecco, il diavolo sta per gettare alcuni di voi in carcere, per mettervi alla prova e avrete una tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e ti darò la corona della vita.
Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese: Il vincitore non sarà colpito dalla seconda morte (Ap.2,8-11)

         

SPIRITO       RICCHEZZA

         

SIGILLO       Quando l'Agnello aprì il secondo sigillo, udii il secondo essere vivente che gridava: «Vieni». Allora uscì un altro cavallo, rosso fuoco. A colui che lo cavalcava fu dato potere di togliere la pace dalla terra perché si sgozzassero a vicenda e gli fu consegnata una grande spada (Ap. 6,3-4)

         

TROMBA        Il secondo angelo suonò la tromba: come una gran montagna di fuoco fu scagliata nel mare. Un terzo del mare divenne sangue, un terzo delle creature che vivono nel mare morì e un terzo delle navi andò distrutto. (Ap. 8,8-9)

         

COPPA       Il secondo versò la sua coppa nel mare che diventò sangue come quello di un morto e perì ogni essere vivente che si trovava nel mare. (Ap. 16,3)

Leggete adesso la lettera. Lì troverete scritto che l'Agnello conosce la povertà, la triboloazione della chiesa, come conosce la sua ricchezza interiore (nello schema potete vedere come la ricchezza interiroe sia lo spirito di quella chiesa). Avrete già capito che Smirne rappresenta l'esatto contrario di Babilonia. Smirne vive una condizione prettamente -poeticamente direi- cristiana fatta d povertà materiale, ma al contempo di grande ricchezza spirituale. Diversamente Babilonia che mostra, ostenta, si lorda di ogni ricchezza come di ogni peccato. Ecco allora che la macina/Babilonia è gettata nel mare, è gettata cioè in uno stato di estremo bisogno dando luogo a un perfetto ribaltamento delle sorti. Quanado l'evangelista ci scrive che essa sarà gettata nel mare non indica quindi un generico luogo, ma "quel luogo" perchè altrimenti non si spiegherebbe la perfetta corrispondenza (in fondo siamo di fronte a un contrappasso dantesco) degli elemnti in gioco.

Con questo credo di aver dimostrato due cose. La prima è che Apocalisse è ben lungi dall'essere quel testo caotico e visionario che vorrebbero farci credere perchè è strutturata in modo mirabile. La seconda è che effettivamente il mio schema, provvedendo a dare un significato ben preciso agli elementi naturali presenti in Apocalisse, ci permette una lettura molto più comprensibile perchè ci mette in mano il filo che ci guida nel magnifico labirinto simbloco che è il libro, senza il quale ci perderemmo nella miriade di significati e significanti.

  


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