Mi scrive una lettrice in privato e mi segnala cosa accade alle fiere cittadine. Tra due giorni è l’otto marzo come ben saprete e diciamo che qualcuno ha trovato un modo inopportuno per festeggiare le donne. Scrive la nostra lettrice:
“La ditta si chiama Isi Plast (www.isiplast.com), via Modena 46 – Correggio (RE). Il loro stand l’ho visto alla fiera Ipack-Ima, che si è tenuta a Milano (fieramilano, Rho) dal 28 Febbraio al 3 Marzo 2012, era nel Padiglione 22. Si tratta di una fiera che raccoglie prodotti per l’imballaggio di ogni tipo ed ogni prodotto possibile ed immaginabile, incluso ma non limitato a gli alimentari, le bibite ed ogni tipo di prodotto industriale (www.ipack-ima.it). Questi signori in fiera evidentemente presentavano i loro secchielli e contenitori in plastica per uso industriale, manifatturiero ed alimentare, ma proprio non ho capito questo legare i loro contenitori a queste frasi tutte sulle donne, se non con un grossolano intento di far ridere e attirare l’attenzione. Io purtroppo sono andata solamente il 27 Febbraio, per allestire lo stand della società per cui lavoro, non sono andata durante i giorni di apertura della fiera e quel giorno non ho trovato nessuno al loro stand a cui poter chiedere che cosa intendessero e perché hanno fatto una cosa del genere. Pertanto ho preso giù qualche foto con il mio cellulare e come prima cosa il giorno dopo ho scritto una mail a loro chiedendo il loro punto di vista sulla cosa. Mi sembrava corretto dapprima interpellare loro, e fornire loro la possibilità di dare una spiegazione che magari nn avevo capito, o mi era sfuggita, insomma, se di fraintendimento poteva trattarsi, magari con una loro risposta avrei compreso di più, o magari avrebbero anche potuto dire solo “ci dispiace, scherzavamo, non intendevamo offendere nessuno” e io non mi sarei permessa di allargare la cosa al di fuori di questa corrispondenza. Ho fatto due invii della mia mail ma non ho ricevuto nessuna risposta. Pertanto ora scrivo a te”.
Come noterete, sono dei barattori sovrapposti , molti dei quali contegono citazioni stereotipate sulle donne prese da fiabe, film e più ne ha più ne metta come: “Una scarpa può cambiare la vita (Cenerentola)”, “Alla ricerca del principe azzurro (Biancaneve)”, “è tutto merito del mio Lato B”, “Sono davvero oca per professione”…”Voglio un uomo con le carte in regola (visa, mastercard ecc…)”, “Sono davvero cattiva come dicono”, eccetera…
Siccome l’azienda non ha rispsoto a Lara possiamo scrivere anche noi (l’unione fa la forza) per chiedere i motivi di questi aforismi sulle donne e che intenzioni avevano nel comunicare questi messaggi che riteniamo stereotipati sopratutto in un contesto come l’Italia, dove la condizione femminile è disastrosa.
Che ne pensate?
Mary