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Perché scrivere titoli efficaci è importante

Da Marcofre

C’è un proverbio americano che più o meno recita:

“Se due tuoi amici ti dicono che sei ubriaco, ti conviene dar loro retta”.

Perciò, se gli esperti affermano che scrivere titoli efficaci offre ai post un vantaggio evidente, be’ qualcosa di vero ci sarà, giusto?

Adesso proverò a illustrarti perché scrivere titoli efficaci è importante:

  • Google è come le persone: guarda i titoli. Certo, si deve scrivere per le persone, non per i motori di ricerca, e questo è esatto. Ma noi, anche prima dell’avvento del Web, quando passavamo davanti alle edicole, cosa guardavamo? I titoli.
    I telegiornali aprono le loro edizioni con? Esatto! Con i titoli. E quello che è nel titolo, deve essere anche nel testo;
  • Costringono alla rilettura. Un buon titolo si sviluppa da quello che redigi. Il mio consiglio è di scriverlo dopo che hai concluso il post. La scrittrice statunitense Flannery O’Connor non aveva blog, no. Però quando parlava della tecnica, diceva:

    (…) nelle storie migliori è qualcosa di organico, qualcosa che si sviluppa dal materiale, (…)

    Ecco: quando termini di scrivere un post, dovrebbe essere naturale trovare il suo titolo. Sarà come un paio di stivali che calzano a pennello, e grazie a essi forse andrai lontano. Se invece hai qualche difficoltà a individuarlo, forse c’è qualcosa che non va. Hai scritto troppa roba (forse è meglio scrivere più post, distribuire l’argomento in più giorni). Oppure hai scritto robetta;

  • Aiutano il lettore. Quando vai in una città poco conosciuta, vorresti trovare indicazioni chiare. I titoli di un post dovrebbero essere come le indicazioni stradali: offrire chiarezza, o meglio le giuste informazioni. Se il titolo è “3 modi efficaci per avere più visite sul tuo blog” devi fornire quello, e basta. E non invece, una serie di considerazioni che hanno poco a che fare col titolo. Il tempo è poco. Sii efficace, e i lettori diventeranno tuoi estimatori;
  • Trovano i lettori giusti. Chi ha un blog cade con facilità nella trappola del titolo/miraggio. Magari c’è un argomento popolare, buttano nel titolo le parole chiavi in voga in quel momento, e sperano così di condurre al loro blog un fiume di lettori. Questi magari arrivano, ma scoprono che si parla di altro. Se il titolo di un post è “Perché Flannery O’Connor allevava pavoni”, permetterò ai lettori di capire al volo cosa troveranno in quel post. Chi non è interessato, passerà oltre.

Tu adesso mi dirai:

“Perderò dei lettori! Posso invece intitolarlo: Perché allevare pavoni è importante”.

Dipende dai tuoi scopi. Se vuoi attirare altri allevatori di pavoni (perché tu li allevi), ci può stare. Oppure, desideri illustrare le qualità di questo animale, d’accordo.

Tuttavia, tu e io sappiamo che all’interno di quel post parlerai della scrittrice statunitense. E un mucchio di persone non l’apprezza, anzi non apprezza nemmeno la lettura. Perché non inviare un chiaro segnale a costoro? Perché non inviarne un altro, altrettanto preciso, a chi invece apprezza Flannery O’Connor?

E poi: tu vuoi trovare i tuoi lettori, giusto? I tuoi estimatori.

E allora, sii chiaro: scrivi titoli efficaci.


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