Perché vuole che non si senta più sola

Sono seduti al tavolo accanto al nostro, lui sulla trentina, le braccia blu scarabocchiate dai tatuaggi, i capelli corti spianati dalla macchinetta, i gesti nevrastenici. Sceglie anche per sua madre, che se ne sta rannicchiata dentro la sedia e si guarda intorno disorientata. Lui impartisce gli ordini al cameriere in modo brusco, come se così facendo la difendesse dalle malignità del mondo. Poi si rivolge a lei col massimo della gentilezza di cui la natura l’ha dotato. Parlano di computer, lui non ne capisce niente ma cerca di spiegarle in parole semplici che ormai il computer è a tutti gli effetti un elettrodomestico indispensabile, come la lavatrice e il frigorifero, ma in più ha la capacità di mettere in contatto le persone. Lei annuisce con poca convinzione, ma non lo contraddice. Perciò lui ha deciso di comprargliene uno, a rate, anche se la situazione è quella che è, perché vuole che lei non si senta più sola.