Magazine Rugby

Perturbazioni in arrivo da ovest

Creato il 18 aprile 2011 da Rightrugby
Perturbazioni in arrivo da ovestLa prendiamo "al lasco" stavolta: il Cers è un vento tipico primaverile da nordovest che investe il Golfo del Leone verso sudest, Sardegna e Italia, proveniente dal golfo di Biscaglia attraverso la "porta di Carcassonne"; è fresco, può essere rafficato e molto forte. Siamo in stagione, avviso ai naviganti.
A proposito di venti rafficati dal Golfo di Biscaglia diretti a sudest, abbiamo raccontato praticamente in diretta la settimana scorsa dei travagli societari all'Aviron Bayonnais, sfociati in una assemblea degli azionisti da tregenda, con tanto di guardie del corpo schierate e minacce di morte anonime (cose che capitano non solo in Calabria, evidentemente). Il tutto ha portato alla defenestrazione del presidente dell'Aviron Francis Salagoity, sostituito da uomo gradito al main sponsor, l'occhialaio Alain Afflelou. Ne riparliamo perchè un domino-effect temporalesco potrebbe spingersi  più a Est, oltre il Golfo del Leone, qui da noi.
Donc, facciamo un po' la storia, la notte dei lunghi coltelli tra presidente e sponsor non nasce improvvisamente. Bayonne era reduce da una stagione terribile, rimasta tra le Top14 francesi solo per via della retrocessione a tavolino di Montauban. Anche il presente campionato, partito benino, si rivelava deludente tra alti e bassi: fuori dalle Coppe Europee, nona in classifica con speranze di playoff al lumicino. Il tutto mentre gli acerrimi rivali del campanile vicino all'Aviron, quelli del Biarritz Pays Basque, eran reduci da una finale di Heineken, stavano nei quarti nell'edizione corrente e avevan più punti in campionato.
A inizio anno veniva annunciata la calata a Baiona del "risolvi-problemi" Bernard Laporte, ex allenatore della nazionale ed ex sottosegretario allo Sport del Governo. Il suo ruolo formale era consigliere del presidente, l'incarico era di aiutarlo a pianificare il rilancio del club. E s'iniziò subito a far nomi grossi internazionali sia per la panchina che per il campo, per la massima gioia e motivazione del coach Christian Gajan e un po' di prepensionamenti tra le "vecchie glorie", tra le quali la bandiera Remy Martin e il nostro Craig Gower, "costretto" a cercare nelle vecchie agendine i numeri di telefono della NRL australiana.
Non durò al lungo: già a fine febbraio Laporte diede le dimissioni, rivelando divergenze con la presidenza del club. Laporte di fatto era arrivato sull'onda di idee di rilancio proprie di Afflelou, il singolo che aveva messo più soldi nel club, per niente condivise da quella parte dell'azionariato che aveva Salagoity come riferimento - e che alla conta finale risulterà quasi pari alla metà dei voti: le due tesi, rifare la squadra senza guardar in faccia nessuno investendo molto alla Budjeillal (il pàtron di Tolone), si contrapponeva quella di un approccio più graduale, passo dopo passo. Evidentemente per salvaguardare "equilibri interni" tra azionisti oltre che per "saggezza".
La diatriba è ora risolta, c'è un nuovo presidente "allineato", quindi Laporte può tornare ("Devo ancora parlare con Afflelou", si schemiva ieri), ma la stampa locale dà già per ripresi i contatti con Jake White, l'ex allenatore degli Springboks campioni del mondo in Francia. A febbraio White era il candidato NUMERO DUE per la panchina: qui siamo alle potenziali ripercussioni tra noi, il numero uno per Laporte era ... Jacques Brunel, già sentito questo nome?
Brunel aveva risposto allora, grazie sono lusingato ma l'esperienza del club da rilanciare in alto l'ho appena fatta, ora m'interesserebbe allenare una nazionale. Se invece come pare la supposta nazionale tentennasse ancora, tra ripensamenti su Mallett, guadagni di tempo e proposte oscene tipo, stai in parcheggio fin dopo il Sei Nazioni 2012; allora magari il cambiamento di scenario in atto a Bayonne potrebbe spinger Brunel a rifarsi vivo con Laporte.
Tutto collimerebbe nelle tempistiche, tutto addiverebbe a un chiarimento se come da indiscrezioni, entro fine mese Dondi chiarirà con Malett e il famoso pre-contratto segreto annunciato pubblicamente da Brunel diventerà un po' più di un preliminare con caparra. Forse sarà proprio il possibile effetto domino dal lontano Paese Vasco ad aiutare les Italiens a rompere gli indugi e prendere una decisione definitiva, ancorchè da tener segreta fino a fine ottobre. Tanto poi ci penserà Brunel a farcela sapere. 

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :