Mi curo con l’omeopatia da quando ero ragazza, ho curato i miei figli e, spero, di poter continuare a curare così anche i miei nipoti. Spero, cioè, di avere libertà di scelta sulle terapie mediche e di avere la possibilità di curarmi come reputo sia meglio per me. Ma… c’è un ma:
Non si placa la preoccupazione di medici, pazienti e aziende che operano nel settore dei medicinali omeopatici per l’aumento esponenziale delle tariffe di registrazione e rinnovo dei medicinali stessi, lievitate fino a centinaia di volte. Dopo il lancio della petizione sul sito Omeocom da parte del comitato “Difendiamo l’omeopatia” (già ventimila firme raccolte), hanno fatto sentire la loro voce anche associazioni di medici e pazienti, la stessa Omeoimprese e ora anche la Luimo, la Libera Università Internazionale di Medicina Omeopatica.
“Le gabelle da pagare per un medicinale unitario (arnica, aconito etc etc) divengono impressionantemente elevate – spiega Luimo – E caso unico in Europa tutta, i costi di rinnovo della registrazione di un medicinale unitario divengono più elevati del rinnovo di una “specialità”, unitario o complesso che sia.”
In questo modo l’omeopatia se la potrebbero permettere in pochi! Per questo ho firmato la petizione personalmente dal mio medico omeopatico di fiducia e chiedo di firmarla anche voi tramite internet: http://firmiamo.it/art-13-omeopatia
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