Bodino di riso Cena spiccia per quando si è in campagna con i soli ragazzi; per quando, cioè, dovendo condurli di qua e di là, manca il tempo di poter a lungo spignattare; cena dolcissima e, quindi, tanto apprezzata dai figlioli che, certo, ne vorranno " presto il bis "; cena completa perché raduna in sé minestra, pietanza e dolce, ossia un completo pranzo; cena nutrientissima essendone assai nutrienti tutti i varî ingredienti; cena, però, che richiede si possiede un forno o che il fornaio locale voglia accogliere il piatto dentro al suo forno ancora caldo… è il bodino che oggi son qui ad insegnarvi. * * * Mondate 2 etti di riso.
Lavate, in acqua tiepida, 1 etto di uvetta possibilmente di qualità senza semi.
Mettete a fuoco, in casseruola capace,1 litro di latte, 1 etto di zucchero, 40. gr di burro, ed un pezzetto di " legno di vaniglia " od una bustina di vaniglina.
Appena il latte bollirà, versatevi adagio adagio il riso mondato e mescolate con l'indispensabile cucchiaione di legno.
Aggiungete, dopo 5 minuti, l'uvetta e sempre mescolate. Levate la casseruola dal fuoco dopo 10 minuti, cioè tosto il risotto sarà addensato; e toglietene (se l'avevate messo) il pezzetto di "legno di vaniglia". Coprite la casseruola con un telo e lasciate raffreddare. Quando mancherà poco più di mezz'ora alla cena, versate nella casseruola 4 uova; e mescolate e rimescolate con grande energia, in modo da distribuirle fra tutto il riso. Aggiungete 4 cucchiai di rum (naturalmente di quello economico, di quello che, per gli usi cucinarî, si fa in casa con le essenze) e date l'ultima rimescolata.
Imburrate, con burro crudo, uno stampo da bodino e inzuccheratelo tutto quanto.
Versatevi l'impasto ed uguagliatene la superficie. Mettete (o mandate) il bodino in forno molto caldo; o - nel caso… disperato che non possiate disporre di forno - cucinatelo fra le brage. Rovesciate lo stampo sul piatto di portata (e a cuor tranquillo giacché la riuscita è sempre sicura) quando il bodino lo sentirete profumato; quando lo vedrete con la crosta dorata; quando, insomma, lo giudicherete cotto. Recatelo subito in tavola, così allettante e fumante e,
distribuendo le porzioni sui piatti che vi tenderanno i figlioli, esaudite da buone mamme la loro preghiera: " Dammene tanto, perché di questo buon bodino ho tanta fame! ". Torta sbriciolata La torta più casalinga, più facile, più svelta, più sicura, più economica… la torta meno appariscente e meno lussuosa, di tutte quante… è questa: Questa, che spesso la cara zia Caterina preparava per noi, ragazzi, quando, la domenica, la mamma ci conduceva a visitarla.
Torta vecchia, quindi; torta ormai passata di moda; ma… sì squisita, e sì adatta ai saldi denti dei ragazzi, che voglio ricordarla alle care zie Caterine d'oggi, purché possan far anch'esse la dolcissima sorpresa ai loro nipotini quando, in fretta e furia, saliranno a salutarla.
* * *In una insalatiera, setaccino 2 etti di zucchero e 4 etti di farina bianca.Con il cucchiaio, mescolino e rimescolino per bene. Mettano a fuoco, nella tortiera di rame, 3 etti e 1/2 di burro; e lo facciano scorrere su tutta la tortiera perché tutta così si imburri.Versino, nell'insalatiera, l'abbondante burro sciolto che sarà rimasto dall'… imburrimento.Con il cucchiaio di legno (attente che non puzzi di intingoli carnosi e soprattutto di soffritti con cipolla) mescolino, mai però premendo; rimescolino, mai però schiacciando; e dopo 15 minuti circa di rimescolamenti, quando cioè farina e zucchero avran bevuto tutto il burro, quando l'impasto apparirà quale un ammasso di grosse briciole unte, lo versino nella tortiera; ne uguaglino, con le dita, la superficie; e pongano la tortiera o in forno caldo o fra le brage.
Per quanto tempo? I minuti precisi, nemmeno io (che son la Petronilla) ve li posso dire; che il tempo necessario a cuocer torte e piatti sempre varia, a seconda del calor del forno, che fisso non è mai! I minuti precisi vi saranno invece dati dal profumo delizioso di pasta quasi frolla ch'emanerà dal forno, e dal colore della farina stracotta che dorerà la superficie della torta.