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Petronilla: Lo strudel

Da Patiba @patiba1
Petronilla: Lo strudel
Petronilla
Lo strudel

In certe case, come in quella che, prima mi sposassi, era la mia, non
può assolutamente mancare quel certo piatto, per ogni ricorrenza.
Così, nella casa di modesta borghesia che mi ha vista crescere in grande allegria, sul finire del gran pranzo di "Capo d'anno" non poteva mai
mancare lo strudel fra le sue fiamme.
Lo strudel è un dolce a base di frutta; molto adatto per un pranzetto un pochino lauto; non lungo a fare; di grande apparenza; e di spesa veramente relativa qualora si abbia in casa rum che non costi molto; rum, cioè, preparato unendo il contenuto di una boccetta della relativa essenza a quel quantitativo di acqua, di zucchero e di alcole indicato sopra l'etichetta.
Se anche voi (al par di me che son tanto ligia alle tradizioni della famiglia)… se anche voi voleste, quale vivo e allegro augurio per il nuovo
anno… in quel tal giorno, recare in tavola, il dolce infiammato:
* * *
Mettete, sull'apposita asse, gr. 250 di farina bianca, un pizzico di sale,
1 cucchiaio di zucchero; riunite il tutto a montagna; fatevi nel mezzo un buco; versate nel buco un uovo intiero, ed un cucchiaio colmo di burro sciolto in 1/2 bicchiere di latte tiepido.
Impastate; aggiungete ancora latte se fosse necessario; manipolate; rimanipolate; pensate che più lavorerete la pasta, più il dolce vi riuscirà squisito e… delicato. Allorché sentirete la pasta morbida e le vostre braccia un poco stanche, ammassate a palla la pasta; mettete sul fuoco una casseruola vuota, perché si riscaldi; ricoprite con essa la pasta;
e lasciatela poi lì, al caldo, per una mezz'ora circa.
Secondo il gusto, preparate intanto la frutta; preparatene circa 1 kg.
e o sole mele; o sole pere; o mele e pere e prugne secche. Le mele e le pere sbucciatele; liberatele dal torsolo; affettatele fine. Le prugne rammollitele in acqua e snocciolatele.
Tagliate poi il picciolo a ciascuno degli acini di 1 etto di uvetta sultanina
e lavateli con un goccio di quel rum.
Tirate, con la pasta riposata, una sfoglia il più possibile sottile; ungetene
la superficie con burro liquefatto; stendetevi sopra la frutta affettata, lasciando vuoto, per 2 dita, l'orlo tutto in giro; e spargete, sopra la frutta, l'uva sultanina, 2 prese di cannella in polvere, 3-4 cucchiai di zucchero, e 1/2 etto abbondante di burro liquefatto.
Adagio adagio (che non si rompa!) arrotolate su se stessa la sfoglia con il suo ripieno, fino ad averne un bel rotolo lungo; schiacciatelo ai 2 capi fortemente (che la frutta non scappi!) e leggermente al di sopra (che sia appiattisca
un poco); passatelo, curvandolo, in una tortiera di rame bene imburrata; pennellatene con burro fuso la superficie (che si faccia, così, ben lucida) e cucinate in forno o fra le brage.
Al momento di servire (ma solo allora!) fate scivolare lo strudel sul piatto; innaffiatelo senza economia con quel rum; date fuoco; e…
* * *
E quando il fiammante dolce farà la sua comparsa, come non potrebbe
venir accolto da uno scrosciante evviva generale? Ricette di Petronilla
Ed.Olivini 1938
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