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PICCOLE BUGIE TRA AMICI ( Les petits mouchoirs) regia di Guillaume Canet.

Creato il 19 novembre 2012 da Nontiamerocosipersempre

Con François CluzetMarion CotillardBenoît MagimelGilles LelloucheLaurent Lafitte

Commedia- Francia 2010

Locandina Piccole bugie tra amici

Locandina tratta da Mymovies


scheda film Mymoviestrailer film Mymovies
Il film racconta le vicende di otto amici, con età compresa tra i trenta-quaranta anni, appartenenti alla piccola-media borghesia parigina. Due sono le coppie regolarmente sposate con figli piccoli, quattro sono single.Sono persone che amano una vita scanzonata e che, tra un divertimento e l'altro si lasciano vivere, fuggono dagli impegni e dagli stereotipi della generazione precedente, ma sembrano non avere delle valide alternative.Ognuno di loro è caratterizzato da un particolare difetto (pignoleria e omofobia, cinismo o codardia, ossessività ed evidente ninfomania per l'unica single  femmina del gruppo); nonostante le diverse debolezze sembrino renderli apparentemente molto diversi tra loro, in realtà  una buona dose di superficialità ed anche egoismo li accomuna.Le coppie sposate hanno dei problemi di routine, mentre i single - chi più chi meno - hanno relazioni instabili che intervallano con vino, spinelli, ma anche cocaina e sesso. A loro basta ridere, divertirsi e stordirsi per non pensare, scorrono i loro giorni in un' adolescenza prolungata, fino a che un grave incidente a uno di loro - dopo una notte brava in discoteca - sembra dover porre fine alla loro superficialità e voglia di divertirsi, ma non è così. Nonostante l'amico in ospedale sia gravissimo - confortati dal parere dei medici che assicurano che si riprenderà - decidono di partire ugualmente per le vacanze ospiti, come al solito, nella casa al mare del più ricco di loro.Ma la vacanza che passeranno insieme - tra gite in barca, giochi sull'acqua, cene e vino -si tramuterà in un insieme esplosivo di nevrosi e di tensioni non solo perché poco prima di partire uno dei due sposati ha dichiarato il suo particolare interesse, al di là dell' amicizia, al padrone di casa (l'altro sposato), ma anche perché i single  soffrono pene d'amore per i partner con cui avevano una relazione finita male poco prima di partire. Tutto si svolge sotto lo sguardo più lucido di un anziano pescatore, amico di vecchia data, che alla fine metterà tutti davanti alle loro ipocrisie quando comunicherà loro che l'amico rimasto in ospedale è morto.
"scusatemi, ma non mi va di mentire" "ma nessuno ti chiede di mentire""nessuno me lo chiede, ma lo fate tutti. Sono 15 giorni che vi vedo siete amici, ma tutti quanti mentite a voi stessi, accettate le piccole bugie degli altri perché vi fa comodo. Vi definite amici. Cos'e essere amici? E' lasciare il vostro amico da solo in ospedale perché le vostre vacanze sono più importanti?"
La morte dell'amico li mette così davanti alla responsabilità delle loro vite obbligandoli a diventare finalmente adulti e a comprendere la vacuità della loro modo di vivere:
"non vado da nessuna parte""per me è lo stesso"
Il film Piccole bugie tra amici  (anche in questo caso una traduzione libera del titolo originale Les petits mouchoirs, "piccoli fazzoletti" che sottintendono all'intersecarsi di tanti piccoli spaccati di vita) descrive in modo divertente il fenomeno delle Tribù urbane e le nuove forme di amicizia che, per molti trenta-quarantenni di oggi sostituiscono a lungo la famiglia e il fidanzamento tradizionale (si veda il libro di Ethan Watters  "Urban Tribes. La generazione che sta ripensando amicizia, famiglia e matrimonio) .In ogni tribù, come anche in quella di questo film, ognuno ha un ruolo diverso: c'è il consigliere, l' innovatore, il comico, i consulenti tecnici, il catalizzatore (o anima della festa), l'ansioso (in questo caso il padrone di casa) il gallo del pollaio, l'ape regina, ecc.Ma il film descrive anche l'attuale caos dell'amore, la paura dell'impegno e  di soffrire che, sul più bello, spinge molti a rovinare tutto in un rapporto (per poi subito dopo pentirsene); un caos che porta all'incapacità di costruire qualcosa insieme ed anche a desiderare esperienze con persone dello stesso sesso. L’incapacità di scegliere di molti giovani di oggi, come alcuni dei personaggi del film, è il risultato della paralisi provocata da due sentimenti opposti: paura dell'impegno e paura della solitudine,  spesso in perfetto equilibrio tra loro, ma anche dal processo di individualizzazione della società e da narcisismo e egoismo.Ciononostante Canet non sembra del tutto condannare i suoi personaggi e li descrive con una certa simpatia, vedendoli probabilmente, anche lui, come inconsapevoli vittime di un difficile momento di transizione e di confusione che trascende le singole personalità.Si tratta di un film corale nel quale, come già in molti altri di questo tipo (Il grande freddo, Together, Le fate ignoranti, Saturno contro, ecc.),  traspare anche il lato positivo delle attuali crisi delle relazioni di coppia: le onde dell'amore si allargano dal tradizionale rapporto a due, chiuso e castrante,  a un gruppo più ampio che, anche se molto eterogeneo, è unito da una  solidarietà che si radica nelle stesse difficoltà nell'affrontare la vita. Onde che si allargano fino a volte portare a superare la  divisione tra i generi sforando spesso anche nella omosessualità o nella intercambiabilità dei sessi. Anche Canet, quindi, sembra far trasparire nella narrazione un messaggio appena sussurrato, trasversale: la crisi dei valori delle precedenti strutture relazionali, famigliari e persino sessuali potrebbe non essere la fine, il crollo del mondo, ma l'inizio di una nuova era.
La crisi economica e le veloci trasformazioni sociali e comportamentali degli ultimi decenni (prime tra tutte l'irresistibile voglia di autonomia) hanno portato a una progressiva trasformazione della struttura famigliare di una volta. Si sta passando infatti dai grandi clan famigliari con molti parenti a mini famiglie che hanno sostituito i rapporti parentali verticali con nuovi rapporti più orizzontali, portando a creare nuove "famiglie allargate di elezione", come in fondo lo è il gruppo di amici di questo film. Ciò dimostra che la capacità di costruire "famiglie" è, nonostante tutto, molto vitale, basta saper guardare al di là del modello unico.Il film, non è un capolavoro e ripercorre trame già tracciate, ma diverte, e ha presa sul pubblico per quell'empatia che scaturisce dal fatto di riconoscersi in parte nella storia e nei personaggi narrati, nella commedia umana che comprende amori speciali e libertà dei sentimenti, l'amicizia come surrogato della famiglia, l'incertezza che poi torna a confluire nella speranza di riuscire, nonostante a tutto, a costruire un rapporto d'amore e una famiglia, ma una famiglia nuova.Muore un concetto di famiglia chiusa, un egoismo a due, spesso ostile agli altri, ma nasce la consapevolezza che la propria famiglia è una cellula più ampia, la comunità umana nel suo complesso, senza distinzioni di credo o di razza e, forse, nemmeno di genere.
Vedi nel libro "NON TI AMERO', COSI', PER SEMPRE: Parte prima - Cap 1:"Coppie scoppiate"Parte seconda - Cap 5:"Ripartire da sé: se cambi te stesso cambi il mondo"- Cap 7 "Le nuove coppie: insieme liberi".
 

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