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Piccoli stalker

Creato il 27 marzo 2014 da Loredana De Michelis @loridemi
Piccoli stalkerCosa distingue il piccolo stalker dallo stalker professionista? La convinzione che il piccolo stalker ha di essere una persona educata. Una forma di vigliaccheria che gli impedisce di mostrarsi com’è, e scaricare, magari, tutta quella frustrazione compressa e modulata di cui si trova letteralmente prigioniero.Il piccolo stalker non minaccia, spia. Calcola i tempi per non sembrare troppo ossessivo. Ha una pagina facebook blindata, non commenta mai perché non vuole farti sapere che ha guardato il tuo post e se commenta lo fa in modo allusivo, mai esplicito: secondo lui chi deve capire capisce. Lancia segnali. Il suo delirio di onnipotenza si scontra con la dura realtà del silenzio altrui, ma il piccolo stalker non si scoraggia: si sostiene con la megalomania di chi non si stupisce più della dabbenaggine altrui, anzi la trova in ogni luogo e questo gli fa capire quanto lui sia superiore.
Il piccolo stalker non tollera i discorsi diretti, con i quali non è mai d’accordo e si ritiene subito incompreso. Odia che gli si faccia notare la sua incoerenza: non la ammetterà mai. Non risponde mai direttamente alle domande. Vuole che tu capisca. Se gli chiedi cos’è che dovresti capire, non te lo spiega perché non può farlo, ma ne approfitta subito per guardarti scuotendo la testa e sperando di lasciarti perplesso: perplesso per lui vuol dire che lo penserai. Se non capisci è colpa tua e prova evidente del fatto che sei inferiore: il piccolo stalker non si lascia sfuggire nessuna opportunità per stabilire una superiorità nei tuoi confronti, anche inventata. All’inferiorità dell’altro il piccolo stalker tiene tantissimo. Se per caso l’altro si mostra superiore in qualcosa, lui si racconta in qualche modo che comunque è più bravo lui.Il piccolo stalker ti chiede sempre come stai perché le buone maniere innanzitutto. E’ vero che l’ultima volta che ha potuto spingerti la testa nel fango l’ha fatto senza esitare, ma quelle sono quisquilie: tu lo sai che lui per te ci sarà sempre. Se gli dici che stai male gli fai un gran favore, lui si rilassa, può finalmente insultarti in modo indiretto e abbandonarti nella speranza che tu soffra per la sua indifferenza. Se dalle pagine di facebook invece legge che te la stai spassando, ti messaggia mostrandosi magnanimo: ti chiede come stai e ti allega una cosa a caso che secondo lui potrebbe interessarti moltissimo. Se gli rispondi “Grazie del link, sto bene e tu?” Non ti risponde o ti risponde seccato come se a perseguitarlo fossi stato tu. Se invece tu non gli rispondi, trova in questo una prova evidente del fatto che sei un gran maleducato, quindi ti scrive un messaggio in cui ti chiede se per caso hai qualche problema. Se, irritato dalle continue allusioni dello stalker a quanto tu sia scarso e deludente rispondi con insulti diretti, lui ti scrive  che sei veramente una persona maleducata ma comunque è un problema tuo. Se non gli rispondi lui lascia passare un po’ di tempo e ricomincia da capo. Se provi a scrollartelo di dosso chiedendogli di lasciarti in pace e spiegandogli che proprio non ci tieni ad avere contatti con lui, ti risponde freddamente che stai facendo le solite menate e dovresti risolvere i tuoi problemi invece di prendertela a caso con gli altri, che sei proprio una persona fredda ed evidentemente sola e incattivita, portando così a compimento la totale proiezione su di te del suo stato. In qualunque caso, comunque, lascia passare un po’ di tempo e ricomincia. L’unica difesa è non rispondergli sperando che si attacchi a qualcun altro, ma tu resti nella sua agenda di piccoli animali da punzecchiare per almeno un quinquennio.Il suo segreto desiderio è uno scambio di ruoli: tu che lo perseguiti e lui che ti evita. Solo che non succede mai e il piccolo stalker è tristemente costretto ad inventarsi una realtà barando.Messaggio di mezzanotte: “come stai?” Risposta: “bene” Risposta: “comunque adesso sono stanco,  stammi bene ciao”. Fa tutto lui.Il piccolo stalker ha un’esperienza di rifiuti altissima, che forse risale all’infanzia. Ha il pelo sullo stomaco e non soffre apparentemente di nulla, ha imparato a non lamentarsi e a fare quello col carattere forte. Nulla fa più male al piccolo stalker che pensare che tu non lo stai pensando: prefersice essere odiato piuttosto che ignorato e per ottenere questo è disposto a provocare.
Mai credere di poter miracolare un piccolo stalker cercando di essere gentili con lui: la frustrazione repressa è così tanta, che non appena gli si dà un’opportunità diventa immediatamente arrogante e vi fa del male, quello che lui ritiene gli abbiate fatto per il solo motivo di esistere e di sembragli meglio di lui.Il sogno del piccolo stalker è quello di metterti una videocamera nascosta in casa e un programma spy nel computer. Il controllo è la grande molla di tutti gli stalker. Sogna di farti soffrire o gioire a suo piacimento ma soprattutto vuole che ti struggi per lui. Se può commettere qualche piccola sgarberia anonima ci si butta a capofitto, giustificandosi con un suo moralismo personale secondo cui tu hai bisogno di qualche lezione e tanto tu sei una persona cattiva che non sente niente.Di solito il piccolo stalker non è una particolarmente intelligente e se ha una forma d’intelligenza è quella dei furbi: non saprebbe fare un calcolo mentale e manca completamente di capacità logiche. Ha un’energia incrollabile e si rialza sempre da ogni umiliazione senza avere imparato nulla, se non che deve insistere di più. Non ha passioni vere: finge interessi vari e le sue teorie fondamentali cambiano repentinamente in base all’ultima persona che lo ha un po’ imbambolato. Si modella su vari personaggi che l’hanno colpito ma li cambia spesso. La padronanza che non possiede sul suo carattere la cerca esercitandola sugli altri.
In tempi di guerra è l’aguzzino, il kapò senza pietà e senza ideali, che gode nell’infliggere il suo potere sulle piccole cose. In tempi di pace è il piccolo stalker.

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