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Pidocchi che insoliti "inquilini"...

Da Farmacia Serra Genova

La mia esperienza sui pidocchi è nata decisamente molto lontana nel tempo. Oltre alla mia ripetuta avventura da bambina sempre risolta con semplicità e poche storie da mia madre mi sono ritrovata a contatto col mondo di come li chiamiamo noi a casa "gli inquilini " solo da mamma. Quando erano piccoli i miei quattro ci è capitato più volte di avere ospiti sempre sfrattati con una certa velocità salvo in anni particolari in cui se li prendeva sempre la stessa figlia e gli altri no.
Come vedete da questa immagine del 1497 il problema esiste non da oggi... 
Ci siamo spesso chiesti come mai malgrado le disinfestazioni di massa effettuate nella nostra classe se li prendesse solo una unica figlia coi capelli corti mentre gli altri mai. Ne abbiamo dedotto che ci sono dei momenti della nostra vita che ci rendono allettanti per gli indesiderati "inquilini". Col passare degli anni si è esaurita la stagionalità dei pidocchi che ormai troviamo tutto l'anno e che ciclicamente vedo sul lavoro.
 Ho visto mamme e nonne entrare a chiedere sotto voce e un po' in disparte se avevo dei "disinfestanti " per i pidocchi dei loro picccoli come se fossero affetti da una malattia vergognosa e contagiosa di cui non si poteva neanche pronunciare il nome. Visi arrossati neanche fossero state degli adolescenti all'acquisto della loro prima scatola di profilattici...Quante teste abbiamo analizzato con lenti e quante ricerche di uova per scongiurare il pericolo!
Non siamo mai riusciti a condividere questo terrore che in qualche caso porta a seguire qualsiasi indicazione abbia avuto successo col conoscente colpito dalla stessa sventura, ad adottare rimedi che a volte ci sono sembrati decisamente estremi.
Una delle analisi più insolite che ci sono capitate è stata quella del contenuto di un barattolino di vetro portato da una donna che aveva il piccolo a casa con la febbre e che quindi non poteva essere osservato da noi in tempo reale. Rigorosamente chiuso, per scongiurare casi di eventuale fuga, conteva una campionatura di quelli che la madre pensava fossero pidocchi ma di cui non aveva la certezza e che si aspettava una conferma professionale. Una volta certificata la natura degli animali il problema era come trattarli seduta stante senza bagnare la testa al malcapitato visto che era impensabile aspettare che la febbre passasse.....
Per fortuna di rimedi ve ne sono tanti e per tutte le esigenze ma l'importante è riuscire ad individuarli grandi o piccoli che siano e quindi avere un po' di occhio e soprattutto avere tanta pazienza e pettinare ciocca dopo ciocca in ordine progressivo e non lasciarsi prendere dallo sconforto se a fine trattamento ne salta fuori uno all'ultimo momento e avere una buona dose di costanza. Non portano malattie e non sono simbolo di sporcizia anzi più si è puliti più loro arrivano. Ricordatevi che li abbiamo avuti quasi tutti noi e siamo sopravvisuti e siamo qui a raccontarlo.
La nostra riflessione finale rimane sempre che in certi casi e con certi adulti ci vorebbero solo delle banalissime gocce rilassanti...  "Questo post è offerto da Hedrin."

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