Il sindaco di Torino Piero Fassino è stato eletto nuovo presidente dell’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani). La sua elezione è stata quasi all’unanimità, con un solo voto contrario e un’astensione.
Nel suo discorso il neo presidente, apparso commosso, è entrato subito nel merito delle questioni impellenti per gli enti locali: “proprio ieri c’è stata una sentenza della Corte costituzionale che ha certificato la confusione che ANCI denuncia da tempo. La nostra architettura istituzionale, ha aggiunto, è terremotata e ha bisogno di ridefinizione. Non si può riscrivere la seconda parte della Costituzione a prescindere dal ruolo delle città e dei sindaci”.
Parlando poi delle questioni economiche, Fassino ha detto: “sono 12 anni che si chiede di risolvere i problemi dei conti pubblici caricando gli enti locali di tagli. Sono 12 anni che si chiede ai Comuni quello che invece non e’ stato chiesto alle amministrazioni centrali’. “Siamo al punto limite. Negli ultimi 18 mesi ci sono stati 16 decreti che hanno inciso sulla spesa delle amministrazioni municipali e soprattutto sulla loro autonomia”.
Fassino succede al sindaco di Pavia, Alessandro Cattaneo, che aveva preso il posto del dimissionario Graziano Delrio, nominato ministro per gli Affari regionali.
Articolo di Silvio Carnassale