Dsquared
E. Zegna
Ermanno Scervino
Frankie Morello
Come già vi avevo detto in precedenza (vedi articolo Assolutamente uomo),il look maschile è sempre più contaminato. Permettetemi una citazione anni ’80, Franco Moschino diceva “la moda è una commistione di stili diversi”; è proprio questo che stiamo vedendo ultimamente. Lo sportivo si mescola con il classico perché un outfit (per dirla in termini tecnici), un look deve essere h24, deve andare bene per tutti i momenti della giornata. Per questo motivo diciamo arrivederci al classico completo formale …. ma solo arrivederci perché tutto ritorna e bentornato allo spezzato. La giacca non è solo elegante ma pratica, con imbottitura invisibile, e poi morbida, in jersey, in cachmire, diventa quasi cardigan, ma un po’ retrò a cinque tasche.Dirk Bikkemberg
Il tartan che già abbiamo visto quest’anno nelle camice lo ritroviamo con pantaloni, pullover,accessori, piumini e bordature. Ci sono tessuti classici come il principe di Galles e il pied de poule (per quest’ultimo mi piace l’abbinamento sciarpa e cappotto uguale).Ancora maglie con motivi norvegesi , con le trecce, e con delle nuove lavorazioni ad effetto 3 D (Versace) e rilievi a punto Bubble. La lana viene usata quasi come un tessuto e viene lavorata con fibre di cellulosa (Lardini) per ottenere un effetto croccante (stessa cosa per il cotone, ovviamente prodotti solo in colori melange). Per i più giovani vengono proposte t-shirt con stampe di cover di canzoni storiche (per esempio di Brian Ferry).
Gucci.Parlando di colori ritroviamo il grigio, considerato come il colore della virilità per eccellenza, indossato in sovrapposizioni di diverse sfumature (Armani). C’è il blu, il cammello,i toni neutri e melange, salvia, mandarino. Qualcuno azzarda camice dai colori shock, tipo ciclamino, arancio, violetto. Altri (E.Zegna) opta per una gamma di colori che va dal mogano al rosso lacca, al verde bambù. In realtà pare che il prossimo sarà l’anno dei colori indefiniti. Ritornando al look a strati spunta il gilet, anche di pelliccia e per risolvere il problema degli abbinamenti c’è il 3 in 1 (di Dsquared), cioè cappotto-giacca-gilet. L’abbigliamento sportivo diventa sempre più tecnico, con piumini dal riscaldamento interno fino alla giacca anti proiettili, a quella inifuga, con micro chip o con imbottiture da motociclista. I materiali gommati non appartengono solo agli impermeabili ma anche ai cappotti (Pzero si ispira addirittura a Superman). Ritorna il parka, il trench da cow boy e la pelle di bufalo, il montgomery, la coperta usata come poncho e, in gran rispolvero, il cappotto. Secondo i rumours sarà proprio questo il must del prossimo inverno, proposto oversize (Prada), smilzo (Armani), di lana bouclé o con un bottone. Il cappotto per Armani è un modo per evitare l’omologazione degli anni di piumini imperanti.Prima di passare agli accessori un breve accenno alle abbottonature che diventano trasversali o invisibili. Le sciarpe saranno forse l’accessorio più gettonato, in diversi colori e tessuti che non si stropicciano. Sono state presentate sia la cravatta che le calze in oro, del valore di 11 e12 mila euro…..io direi di lasciarle agli sceicchi però…… E dal cappotto il passo verso il cappello è breve, Borsalino ne presenta uno salvavento. Si vedrà qualche papillon (onestamente spero solo qualche), la pochette nel taschino e la pochette intesa come porta documenti in mano (forse qualcuno si è ricordato del vecchio borsello?).Scarpe: ci sarà il classico modello della Clarks declinato in colori diversi e in tessuti di maglina, proposte di scarpe in cachemire, le stringate classiche maschili, i polacchini degli anni ’80 (Tods), delle scarpe con elementi rubati al trekking, scarpe molto colorate per Cesare Paciotti e con rifiniture tartan da Diadora . Spero di aver detto tutto o quasi (avendo incluso anche le proposte di Milano Moda uomo) e concludo dicendo agli uomini di continuare così perché pare che proprio la ripresa di questo settore stia trascinando gli altri fuori dalla crisi.