Gustave Moreau (6 aprile 1826 – 18 aprile 1898) è stato un pittore simbolista che si è dedicato principalmente all’illustrazione di figure tratte dal mondo biblico e mitologico.
Moreau, nel periodo del suo sviluppo come artista, imitò lo stile del suo maestro, l’eclettico pittore Theodore Chassériau (1819-1857), un dipinto del quale lo aveva profondamente colpito e con quale visse in Rue Frochot.
La prima opera di Moreau fu la Pietà (1852), ora nella cattedrale di Angouleme.
Nel 1857 compì il primo viaggio in Italia, fondamentale per la sua formazione. Studiò le opere classiche di pittori famosi, da Michelangelo a Mantegna.
Prese il posto di Delaunay come professore presso l’Ecole des Beaux Arts, e il suo insegnamento divenne molto popolare, anche se le sue opere sono state spesso giudicate decadenti.
Gustave Moreau amava fare anche esperimenti tecnici, tra cui raschiare le sue tele, realizzare quadri non figurativi, manipolare i colori ottenendo un impasto piuttosto corposo che colpisce per la sua lucentezza dorata, particolare per cui alcuni critici l’hanno considerato un precursore dell’Espressionismo astratto.
Moreau morì a Parigi il 18 aprile 1898 e fu sepolto nel Cimitero di Montmartre.
L’artista lasciò in eredità allo Stato la sua casa, contenente circa 8000 immagini, acquerelli, caricature e disegni, che andarono a costituire il “Moreau Gallery”, che nel 1902 divenne il Museo Gustave Moreau, una delle migliori collezioni di Parigi.
Le opere di Gustave funsero da ispirazione ad artisti quali André Breton, Max Ernst e Salvador Dalì.
- Gustave Moreau – Autoritratto, 1850