L’ultima edizione dell’Osservatorio CRIF sui furti di identità e le frodi creditizie rivela che nel 2013 il numero dei casi rilevati è cresciuto del +8,3% rispetto al 2012, con un danno economico stimato superiore ai 162 milioni di Euro.
Tra le vittime, in crescita soprattutto le donne e gli over 50, anche se la fascia di età nella quale si rileva il maggior numero di casi è quella degli under 30.
Le tipologie di finanziamento oggetto di frode
Per quanto riguarda le tipologie di finanziamento oggetto di frode, dall’Osservatorio di CRIF emerge che i prestiti finalizzati continuano ad assorbire la quota maggiore, con l’81,2% dei casi totali (+1,2% rispetto al 2012). Questo si spiega soprattutto con il fatto che la frode viene spesso portata a termine presso un punto vendita (ad esempio una concessionaria auto o moto) oppure una catena di distribuzione, che rispetto agli Istituti di credito hanno l’esigenza di rispondere al cliente in tempi stringenti, spesso penalizzando la prevenzione a vantaggio delle vendite.
L’incremento più consistente, però, è quello rilevato sulle carte di credito, con un +64,4% rispetto al 2012.
I beni acquistati attraverso un finanziamento fraudolento
Anche nel 2013 le principali tipologie di prodotti acquistati attraverso un finanziamento truffaldino sono state auto e moto, con più di 1/3 dei casi totali, e gli articoli di elettronica-informatica-telefonia (ad esempio smartphone e tablet).
Mantengono una quota significativa anche i casi relativi all’acquisto di prodotti di arredamento ed elettrodomestici.
I tempi di scoperta
I tempi di scoperta delle frodi creditizie sono caratterizzati principalmente da due categorie, con circa la metà dei casi che viene scoperta entro 12 mesi e il restante 47,5% del totale negli anni successivi. Addirittura il 16,0% del totale viene scoperto addirittura dopo 4 anni o più.
Sempre più spesso se la frode non viene alla luce nei primi mesi (ad esempio a fronte delle prime operazioni di sollecito di pagamento ricevute dal consumatore frodato) rimane nell’ombra molto a lungo, rendendo poi estremamente difficoltoso ricostruire il caso e ripristinare la reputazione creditizia della vittima.
L’analisi territoriale
La ripartizione delle frodi per regione di residenza dichiarata al momento della richiesta del finanziamento mostra una maggiore incidenza in Campania (con il 16,3% dei casi totali), Sicilia (14,0%) e Lombardia (11,3%), seguite da Lazio, Puglia e Piemonte. Complessivamente si tratta delle stesse regioni che anche negli anni precedenti occupavano i primi posti della classifica.