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Più di quello che pensiamo di essere, siamo

Creato il 05 ottobre 2010 da Vix

Questa che sembra - e forse lo è - un'osservazione senza costrutto, è una risposta alla prosopopea dell'ego, mentale, che afferma la propria superiorità sul semplice essere.
Cogito, ergo sum, diceva Cartesio, mentre sum dovrebbe poter essere sufficiente a se stesso. E lo è, secondo la mia non molto umile opinione*.
Immagina di stare spaparanzato/a su un'amaca all'ombra di un banyano, mentre un'inattesa brezza rinfresca l'aria tropicale ad un livello paradisiaco, e sorseggiare un Arak Madu - arak, miele liquido e succo d'arancia ghiacciato a riempire. Mi verresti a dire che la capacità di elaborare un ragionamento complicato è conditio sine qua non per godersi il semplice essere in quel momento?
Andiamo, i momenti di piacere estremo - non nel senso di pericolosità, ma nel senso di totalità - non hanno alcun bisogno della presenza del pensiero per essere apprezzati. E sono, ho la presunzione di pensare, fra i più meritevoli di essere vissuti. La ciliegiona sulla torta, insomma. Quale pensiero può rendere più piacevole una cucchiaiata di Mont Blanc, la prima sorsata di birra o una grattata dietro la schiena? E mi sono fermato ai piaceri più abbordabili e meno censurati, ché il solo pensiero di competere con una maestra come Lindalov mi inibisce e mi castra in partenza. Lo vedi? Il pensiero può essere deleterio in camera da letto. Il compianto Nino Manfredi (io lo compiango, per una serie di perle, come questa) nel leggendario "Operazione San Gennaro", smontato dalla petulanza della fidanzata straniera, la liquidava con un sintetico "L'ammore nun vole penziere", che riassume poeticamente una verità assoluta. Quello che complica una manifestazione dell'essere così bella e naturale come il congiungimento carnale è quasi sempre l'intervento della mente (e qui la maestra succitata mi bacchetterebbe). Una metafora che spesso ho sentito usare dalle donne per descrivere il monocorde approccio dell'universo maschile è la classica "Gli uomini pensano col cazzo.", spesso contrapposta all'altrettanto classica, fra i rappresentanti del sesso opposto, "Le donne scopano col cervello."
Ora, lungi da me lo sminuire i piaceri indotti dai pensieri sul sesso, non è questo il punto - come diceva la moglie dell'inventore del G-Spot - e sarei un ipocrita con i calli sulle mani, se lo facessi.
Io volevo semplicemente rovesciare, per conto mio, senza pretese alte, ché certo qualcuno l'ha già fatto prima (vero Cò?) l'assioma cartesiano: Sum, ergo cogito.
Perché saremo magari in molti a pensare di essere qualcuno, ma, prima di pensarlo, esserlo, be', è molto più serio.
* Mi pare che, più spesso che no, l'acronimo IMHO o, meglio ancora, la formula estesa italiana "a mio modesto parere", voglia intendere tutto il contrario. Allora, per sincerità, praticità e anche un po'per coerenza, preferisco affermare la mia scarsa modestia.


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