Da Sylvia Plath, Diari, Adelphi 1998:
"Come può sapere, lui, che io giustifico la mia vita, le mie forti emozioni, le mie sensazioni, trasferendole sulla carta stampata?" [p. 35]
"Se fossi un uomo, su tutto questo potrei scrivere un romanzo; ma perché, essendo una donna, devo solo piangere e gelare, piangere e gelare?" [p. 156]
"Il mio benessere trae racconti, poesie, romanzi dall'esperienza: ecco perché è un bene che io abbia scoperto e vissuto anche un solo inferno. Non posso semplicemente vivere: devo farlo per le parole che fermino il flusso." [p. 202]
"Virginia Woolf aiuta. I suoi romanzi rendono possibili i miei." [p. 206]
"Ecco cosa manca nella Woolf: un po' di pasta e fagioli." [p. 363]
"[...] fare un figlio - per sfuggire ai miei demoni esigenti e avere una scusa costante per la mia improduttività scrittoria." [p. 290]
"La scrittura resta: va sola per il mondo." [p. 324]
"Modelli della società: lo Scrittore e Poeta è perdonabile solo se ha Successo. Se fa soldi." [p. 326]
"Sentivo che se non avessi scritto nessuno mi avrebbe riconosciuta come essere umano." [p. 335]
"Mi terrorizza che in fondo gli altri proprio non mi interessino: ragion per cui non scrivo racconti." [p. 384]
"Non potevo essere altro che una scrittrice e non riuscivo a esserlo." [p. 300]