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Polemiche e sconcerto per i carabinieri del caso di Provvy Grassi

Creato il 05 febbraio 2014 da Makinsud

Carabinieri- messinaDue agenti dell’arma dimenticano la cornetta del telefono aperta e le loro confidenze riguardanti il caso Grassi finiscono sulla trasmissione Chi l’ha visto. Non è una barzelletta e né uno scherzo, accade a Messina e nell’occhio del ciclone vi è la caserma dell’arma che si è occupata del caso Provvidenza Grassi, la donna scomparsa nel luglio scorso e da qualche giorno ritrovata senza vita. La conversazione tra gli agenti è stata casualmente registrata qualche mese fa dall’inviato Giuseppe Pizzo della trasmissione di Rai Tre, che si trovava dall’altra parte del telefono insieme al padre della figlia scomparsa, per ottenere maggiori informazioni riguardanti un presunto avvistamento. Offese gravissime e pesanti quelle fatte dai carabinieri verso il padre e la figlia, lui ritenuto un rompi scatole perché si presentava in caserma in cerca della verità nelle giornate di festa e di domenica; lei definita una poco di buono. Polemiche e sconcerto quando la trasmissione ha mandato in onda la registrazione, ma a soffrire di più il padre che oltre al dolore per la figlia ha dovuto ascoltare quelle umiliazioni gratuite e di cattivo gusto. 

Intanto le indagini sono andate avanti e la verità è venuta a galla qualche giorno fa: la ragazza sarebbe rimasta vittima di un incidente. Il corpo in stato di decomposizione è stato trovato sulla sua auto, una Fiat 600 bianca, sotto il viadotto autostradale di Bordonaro, all’uscita dello svincolo di Gazzi, nella città dello Stretto. Il posto dove si trovava l’auto era ricoperto da vegetazione, quindi è possibile che non sia stata notata da nessuno. La sera in cui fu vista l’ultima volta, la donna si trovava

Provvidenza-Grassi
davanti a un bar di Villafranca Tirrena, dopo aver cenato a Rometta col suo ragazzo. Provvidenza era stata notata salire a bordo della sua auto e allontanarsi verso la Statale 113. I genitori non credono all’ipotesi dell’incidente, ma nel frattempo sei persone sono indagate per omicidio colposo, poiché il guard rail in cui è caduta la 27enne non è a norma e nonostante il dramma, ancora non è stato sistemato.

Per quanto riguarda gli agenti della telefonata  può dirsi conclusa l’esperienza professionale a Messina, infatti i tre militari saranno trasferiti in un centro del Nord Italia. 


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