Oggi mi mostrerò in tutta la mia palermitanità (termine che non esiste? fa niente...su via)..
Non vi parlerò delle cassate, non vi parlerò delle Arancine ( di cui comunque vi ho giò parlato), niente panelle o crocchè (di cui vi parlerò in futuro)...
Volete sapere di cosa vi parlerò? si?
Allora preparatevi, sedetevi, tirate un respiro e leggete... LE POLLANCHE!
Cosa sono le pollanche? Non sono altro che ...le pannocchie!!
Dovete sapere che giù a Palermo non è raro vedere delle bancarelle sparse per la città, dove vengono vendute le pannocchie bollite in grandi pentoloni.
Dove in altre spiagge d'Italia troviamo il tizio che vende il cocco, giù a Palermo troviamo l'uomo le pollanche che si pubblicizza con il classico modo di proporsi dei bancarellai del sud (deve essere un residuo delle dominazioni arabe)...ed è così che nascono spettacolini caratteristici in dialetto stretto (e non mi chiedete di tradurre...non riesco a parlarlo e quello stretto e quello parlato veloce non riesco ad afferrarlo totalmente).
IMPORTANTE: Guardate questo video se volete, ma fatelo con occhio non troppo critico. L'uso del dialetto fa parte della cultura di una città. So bene che a volte il dialetto palermitano potrebbe apparire un pò "pesante", ma questo è, e questo bisogna preservare.
Ma passiamo alla ricetta....anche se non è proprio una ricetta, ma un modo di cucinare e mangiare le pannocchie che ho sempre trovato delizioso e goloso nella sua semplicità... non siate schizzinosi, sono solo pannocchie bollite, ma hanno il loro gran perché ...
Ingredienti:
- Pannocchie
- sale
Preparazione:
- Pulite le pannocchie dalle foglie esterne e lavatele bene sotto l'acqua corrente.
- Mettete le pannocchie in una pentola piena di acqua con un po' di sale.
- Portate ad ebollizione l'acqua e lasciate bollire le pannocchie per altri 15-20 minuti.
- Lasciate raffreddare le pannocchie dentro l'acqua per una mezz'oretta (ma io le mangio anche bollenti perchè sono temeraria )