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Pollice verde

Da Word3press

Tanto per riallacciarmi al post di Fran (che non è Franz, badate bene)
(se non ci si strizza gli occhi fra noi blogger, è un casino),
oggi, uscendo di buonora per andare a effettuare un fottuto pagamento per un fottuto libro di una fottuta materia che devo sconfiggere per la seconda volta,
ho constatato, con sommo orrore, che anche una delle piante del mio stabile è stata orribilmente mutilata. Non so che razza di pianta fosse, perché sicuramente non l’avrò mai notata,
però la sua mancanza, adesso, si nota.
Come quelle persone che, finché ci sono, non te ne accorgi, ma quando spariscono è un dramma.

Aspettando poi la navetta-a-ufo per tornare a casa, un signore, passando e constatando che anche lì erano stati fatti fuori totalmente quattro grandi pini, lasciandoci solo il ceppo sbilenco,
ha esclamato “Almeno potevan tagliarli pari, così ci potevano fare un tavolino per mettersi a sedere…unn’hanno avuto punta fantasia”..

Ecco, proprio adesso sento la sega elettrica del nostro dannato giardiniere che si sta dilettando nel tagliare i rami dei susini (?) davanti alle mie finestre…
Secondo me sta amputando troppo.
Secondo me o taglia a caso oppure in casa c’ha la stufetta a legna.



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