Quelli di luoghi come Platì, abbandonati dai partiti.
Un grande partito popolare dovrebbe spedirci il suo capitale umano migliore. Pare una follia, ma una volta si faceva così. Si mandavano i migliori a ricostruire le relazioni tra la politica e i territori. Era formazione, ci si faceva le ossa. Oggi i confini vengono abbandonati. E’ tutto così centripetamente convulso che sono tutti dentro il raccordo a farsi la guerra. Non è mica un caso che la guerra tra correnti raggiunga a Roma e nel Lazio la sua versione più fratricida. Per guarire centrifugare. Uno a Platì, l’altro a Palermo, uno nei luoghi della Tav e l’altro a cavalcioni tra la Basilicata e Reggio Calabria. E mica ci farebbe male.