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Poppy Cake, leggendo California Bakery

Da Elisa Di Rienzo
Il weekend appena passato mi ha catapultato nel Natale!Sabato è stato il gran giorno degli allestimenti, finalmente l'albero è risalito dalla cantina... il tavolo da pranzo era ricoperto  di tutte le decorazioni... i miei  gingilli di latta, le palline di vetro trasparenti e rosse, raccolte un po' in giro nel mondo, qualche fiore bianco, arancione, a dare un po' di colore e le prime decorazioni fatte da Vittoria.

E poi il rinfresco al lievito madre per i Cinnamon rolls da preparare per la cena... la cannella, il cardamomo, profumi che riempivano il cuore e creavano atmosfera...Poi, come non bastasse, ti arriva lo stroppoletto di casa con in mano l'ultimo libro che  ho acquistato, e che lei ha visto che leggevo  molto appassionatamente, e  mi dice: "Mamma facciamo questa?"Sto già facendo i Rolls... ma il suo sguardo mi fa chiaramente capire che non accetterebbe mai un  rifiuto!E allora, perché no?? Prepariamo la Poppy Cake, la torta con i semi di papapero!

Poppy Cake, leggendo California Bakery
Il libro in questione é California Bakery, i dolci dell'America, scritto da Alessio Baù (Guido Tommasi Editori); mi ha incuriosita appena l'ho visto in un post di ChiarapassionL'ho ordinato a scatola chiusa.Appena l'ho avuto tra le mani mi sono resa conto che non mi avrebbe deluso!La sera stessa me lo sono sfogliato tutto. Poppy Cake, leggendo California BakeryFotografie © Francesca Moscheni 

Ho ammirato ogni ricetta e letto tutto quello che c'era da leggere... come non mi succedeva da tempo.Bellissimo fin dalla copertina, dalla carta un po' porosa, quasi vissuta, dalle fotografie della bravissima Francesca Moscheni,  da gustare con gli occhi.Oltre alle 40 ricette, tra dolci e pani, che fanno assaporare l'atmosfera degli States, ma anche dei bistrot francesi e dei caffè italiani, il libro raccoglie le storie dei protagonisti di quest'avventura, di chi in questa Bakery americana, ma tutta milanese, ha trovato la spinta per cambiare vita e inseguire una passione.

Poppy Cake, leggendo California Bakery
Fotografie © Francesca Moscheni 

Cinque storie di chi ha contributo a questo successo, a partire da Marco, il siciliano trapiantato a Milano, che nel 1965 decide di vendere la sua BMW per rilevare, con i 16 milioni, un locale milanese di cui si era innamorato, diretto da un'americana, Carolina, "Una signora alta e perfezionista, dal piglio aristocratico. E negoziante imprevedibile: apriva e chiudeva quando voleva".Marco apprende tutti i segreti come un'innamorato «Sentii la felicità di non avere più limite, né di tempi, né di scelte» e passa dai piani di marketing alle bucce di limone, imparando che, come gli ripeteva sempre Carolina «un dolce deve essere bello già da crudo».Thomas, il pastry chef americano, il re delle torte che ci mette sempre il cuore: "Le ciliegie che colano dallo strato superiore della Chico-coffee N.Y. cheesecake sono esattamente come quelle che usava sua nonna. Rosso scuro. C'è voluto tempo per trovarle ma Thomas voleva proprio questo: ricreare il sapore della dispensa di casa". Poi Rosalia, l'esperta del salato, é lei che da il tocco più italiano alla bakery, cresciuta in cucina sfogliando la prima edizione del libro "Il talismano della felicità" della sua nonna.C'è poi Michelaex insegnante che decide di aprire la scuola di cucina di Californa Baker, "Perché la cucina é un fatto di civiltà, non di necessità". La prima domanda che pone ai suoi show cooking é "Ma tu, come lo prepari il caffè?" Un piccolo test a cui tutti sono sottoposti!E poi cheesecake,  pie, muffins, cookies, pancakes, scones, bread... decisamente i miei dolci!!! Ora ne sono più convinta che mai!

Poppy Cake, leggendo California Bakery
Fotografie © Francesca Moscheni 

La prima ricetta che ho provato (gentilmente suggerita!!!), ma statene certi che non sarà l'ultima, è la Poppy Seed Citrus Cake, la torta con i semi di papavero e la salsa di arance.Spettacolare lo stampo che la Bakery utilizza  (è quella della torta che vedete in copertina!)... mi piacerebbe proprio trovarlo prima o poi; io mi sono dovuta adattare a quello che avevo... lo stampo del budino... Ne è risultato un dolce dalla forma veramente insolita...Vi riporto al ricetta originale con le mie (minime) variazioni.POPPY SEED CITRUS CAKE (da California Bakery - i dolci dell'America)

impasto:
225 gr zucchero semolato
280 gr di farina bianca 00
12 gr di lievito (per dolci)
2 gr sale
135 ml succo di arancia
scorza grattugiata di 1 limone
scorza grattugiata di 1 arancia 
135 ml olio di semi di girasole
3 uova
100 gr semi di papavero

salsa di arancia:

150 ml succo di arancia (io 75 gr)
150 gr di zucchero semolato bianco (io 75 gr)
100 ml acqua (io 50 ml)

Versa in una ciotola grande il succo di arancia, l'olio, le uova, lo zucchero, la farina, il sale, il lievito, i semi di papavero, le scorze di arancia e limone grattugiate; mescola solo alla fine.Amalgama con una frusta a mano cercando di incorporare aria: in questo modo il glutine contenuto nella farina si svilupperà e, con il lievito, darà corpo al dolce.

Continua per 1 minuto, pulisci le pareti della ciotola con un leccapentole e continua più energicamente fino ad ottenere un composto liscio che abbia consistenza a nastro.Cuoci in forno preriscaldato  170° (io 180°) per 30'-35 minuti (io un po' di più, vista la forma dello stampo non a ciambella, fino a prova stecchino superata).Prepara la salsa di arance.Versa tutti gli ingredienti in un pantolino e fai cuocere a fuoco basso, continuando a mescolare, fino a quando non raggiunge la densità desiderata.Quando il dolce è pronto,  lo sforni e pratichi dei fori sulla superficie con uno stuzzicadenti lungo e lo spennelli con la salsa di arance in modo che venga assorbita, tenendone un po' da parte.Aspetta una ventina di minuti, sformalo e irrora la superficie con alla salsa rimasta. 
Poppy Cake, leggendo California Bakery
(la nostra colazione, la mattina dell'8 dicembre!)

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