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Porta a scuola i tuoi sogni e, visto che ci sei, anche un rotolo di carta igienica

Da Lacrespa @kiarastra

Ho appena visto lo spot sulla scuola del MIUR.

La voce di Vecchioni sottofondo che racconta la scuola che cambia ma che conserva sempre lo stesso progetto: quello di coltivare il futuro attraverso i sogni e le idee dei nostri ragazzi.

70 secondi misurati, perfetti: alla fine, io che sono una prof crespa mollacciona un po’ mi sono commossa.

Porta a scuola i tuoi sogni e, visto che ci sei, anche un rotolo di carta igienica

Poi è arrivata la prof cinica e crespa che invece mi ha scrollato dalla mia utopia pedagogica e mi ha ricordato che quel Miur è l’ organo  quel governo che mi toglie il sostegno a chi avrebbe bisogno di essere aiutato e che probabilmente non avrà proprio gli strumenti per costruirsi un sogno; è il governo che taglia sul personale della scuola, sugli insegnanti, che devono essere sempre pronti e aggiornati, spendendo soldi in libri e corsi per essere al passo coi tempi; è il governo che non tiene in nessun conto dell’emergenza linguistica in cui si trovano tanti bambini che arrivano alle nostre scuole da paesi lontani.

In effetti noi la scuola la rivestiamo davvero di sogni, quelli che noi insegnanti facciamo all’interno delle nostre aule sgarrupate, senza cartine geografiche, ma con la LiM. Tutti portano i loro sogni nella scuola, all’interno dei propri zainetti o delle proprie borse, peccato che poi rimangano tali.



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