Magazine Diario personale
Anche se molto probabilmente ha il tasso di omicidi più alto al mondo voglio andare a vivere a Cabot Cove. E dovreste venire anche voi.Per prima cosa finisce sempre tutto bene, Jessica Fletcher ride, Jessica Fletcher ammicca,Jessica Fletcher diventa cittadina onoraria, Jessica Fletcher in età avanzata riceve una proposta di matrimonio, che solo questa cosa dovrebbe spingerci a lasciare tutto e trasferirci per sempre perché se riesce a beccare lei a Cabot Cove, figuriamoci gli altri. Poi, fateci caso: se andate in tutte le agenzie di viaggio presenti sulla faccia della Terra, i biglietti per Cabot Cove li vendono sempre di "sola andata". Perché evidentemente si sta bene, no?! Del resto c'è lavoro per tutti, c'è lo sceriffo, il tenente, l'appuntato e il colonnello. C'è il fornaio, il panettiere e il piazzaiolo. Il pescivendolo e il pescatore, il cacciatore e il boscaiolo: io non ho mai sentito di Mike il disoccupato o di Jennifer, la povera ragazza che non riesce a trovare un lavoro. Mai.E poi ognuno è caratterizzato da un segno inconfondibile: tipo lo sceriffo ha il cappello da sceriffo e il cuoco quello da cuoco e così via, che nessuno si permetterebbe di chiedere "scusa che lavoro fai?" Nemmeno ad un blogger, perché son sicura che a Cabot Cove i blogger sarebbero caratterizzati da qualche cappello che se lo vedi da lontano dici, "toh arriva Franklyn, il blogger". E nessuno quindi direbbe, "scusa Roberta, Social Media che?" Perché tutti gli abitanti di Cabot Cove a differenza dei miei genitori avrebbero già capito cosa c'è dopo il Media e ci sarebbe un cappellino all'uopo. E poi tutti si conoscono e sono gentili. Usano sempre termini ricercati e per dire "gioco" dicono "giuco" e per dire "denuncia" dicono "denunzia" e a me sembra di stare in paradiso tanto più che potresti morire da un momento all'altro e andarci proprio, in paradiso.E comunque anche questa cosa degli assassinii poi è superabile perché muoiono solo i cattivi: fateci caso, chi muore è sempre il corrotto o un ricattatore. Lo sappiamo perché il colpevole confessa: deve farlo, perché è attanagliato dai sensi di colpa o per scagionare il primo che è stato accusato di omicidio al posto suo ma non è, e la Fletcher ovviamente lo sa, lo ha capito. E questo mi fa pensare che sono tutti molto buoni, o molto stupidi si intende, e spesso la differenza fra queste due cose è così sottile da non riconoscersi più. Niente, ogni volta che vogliono uccidere qualcuno, nessuno pensa mai a far fuori per prima la Signora Fletcher. No, imbastiscono omicidi perfetti degni del più feroce genio del male e non si preoccupano mai di sbarazzarsi dell'unica persona che è sempre riuscita a risalire all'identità di ogni omicida. Sarà colpa di quella loro memoria, un giorno un certo Jack aveva fatto fuori tre persone, non una, tre, che anche la signora Fletcher si era stupita e rammaricata di non essere arrivata prima alla soluzione del mistero. Passano nemmeno cinque episodi e questo Jack si ripresenta con un altro cappello e un altro nome, William, e nessuno lo riconosce,"ma quale William signora Fletcher, questo è Jack ha solo cambiato cappello", gridi tu da casa ma loro niente, gli vogliono bene come se fosse la prima volta che lo vedono. Perché quelli di Cabot Cove sono così.Cabot Cove è il posto ideale per vivere, basta solo non morire i primi dieci minuti.Se questo Post ti è piaciuto puoi condividerlo con i tuoi amici e mettere mi piace a questo link che è sempre un modo carino per sostenere chi scrive ogni martedì :)
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
#119 (istinto)
La fiducia verso le proprie capacità non è una cosa innata. La fiducia verso le proprie capacità te la insegnano i genitori quando ti dicono “brava”, “hai le... Leggere il seguito
Da Donatella
DIARIO PERSONALE -
Visita al Birrificio Karma
Venerdi ho avuto l'occasione di visitare il Birrificio Karma, un birrificio 100% made in Italia che si trova ad Alife, in provincia di Caserta. Leggere il seguito
Da Anna Pernice
DIARIO PERSONALE, VIAGGI -
La dichiarazione dei redditi in Spagna – e la paura se ne va
Se c'è un ricordo della vita in Italia che ancora mi fa venire i brividi, è il periodo della dichiarazione dei redditi. Quando si apriva la campagna, iniziavo... Leggere il seguito
Da Giulia Calli
DIARIO PERSONALE, TALENTI -
TGS Eurogroup in gita a Twickenham
Eccoci giunti al secondo appuntamento di viaggio per farvi conoscere alcune delle mete che rallegreranno le giornate degli studenti TGS Eurogroup, fra poco più... Leggere il seguito
Da Tgs Eurogroup
DIARIO PERSONALE -
E se Jovanotti avesse ragione?
Probabilmente mi farò dei nemici, ma tanto ne ho già parecchi e ho le spalle grosse. Probabilmente qualcuno mi urlerà di nuovo “fascista” senza sapere chi ha... Leggere il seguito
Da Denise D'Angelilli
DIARIO PERSONALE, ITALIANI NEL MONDO -
Internet Addiction Disorder (IAD)
La storia della dipendenza dal sistema dei media è cosa vecchia. I rapporti di dipendenza, infatti, sono stati studiati a lungo per spiegare gli effetti... Leggere il seguito
Da Bloody Ivy
DIARIO PERSONALE, TALENTI