Devo ammetterlo, ho visto questo film perchè mi sono arrivate critiche piuttosto buone. Ma soprattutto perchè il cognome del regista mi fa molto ridere.Per le piccole Victoria e Lilly non è proprio giornata. Il padre Jeffrey infatti, dopo aver stecchito un paio di colleghi e la moglie, le rapisce e durante la fuga in macchina finisce in un burrone. Miracolosamente illesi dopo un volo di diversi metri, i tre trovano riparo nella classica casetta sperduta in mezzo al bosco, dove li aspetta una minacciosa presenza. Accecato dalla follia l'uomo tenta di uccidersi, ma poi ricorda di non aver sparato alle figliolette e torna sui suoi passi. Proprio mentre la tragedia sta per consumarsi, il padre snaturato viene spedito al campo santo dalla misteriosa creatura celata nell'oscurità. Dopo cinque lunghi anni, le due bambine vengono ritrovate in condizioni non proprio eccezionali. Lucas, il fratello di Jeffrey e la sua compagna rock'n'roll Annabel decidono di occuparsene nonostante le resistenze della vegliarda nonna materna, pronta a mettere i bastoni tra le ruote alla giovane coppia. Le bambine fin dal loro arrivo nella nuova casa, fanno riferimento ad una figura materna che si presume immaginaria. Ben presto però, il furbo psichiatra intuisce che forse qualcosa trascende la mera fantasia delle piccole.Prodotto da Guillermo Del Toro, La Madre vede la sua genesi nel cortometraggio di tre minuti Mamà, perfettamente realizzato dal talentuoso Andy Muschietti nel 2008.Come in ogni storia di fantasmi che si rispetti, c'è qualcuno che non trova pace e non vuole proprio sentire ragioni di lasciare il mondo dei vivi senza tormentare tutti. La madre è un film che non ha nulla di originale e di certo non diventerà un fenomeno di culto; tuttavia la storia è narrata in modo efficace e la sua struttura sostiene piuttosto bene la tensione che permea tutto il film senza mai venire meno. I personaggi sono costantemente esposti al pericolo, Jessica Chastain è un amore con quella t-shirt dei Misfits e la piccola Lilly mangia falene di notevoli dimensioni. Questi sono gli elementi alla base di un horror decervellato ma ben fatto e ragionato per essere puro intrattenimento. Non serve di più. Non serve cercare sottotesti o introspezioni perchè non ce ne sono. L'obiettivo della premiata ditta Del Toro e Muschietti, perfettamente raggiunto, è quello di immergere gli spettatori in un clima di angoscia per liberarlo immediatamente al termine della visione. Il ritmo è lento e costante mentre la suspense resiste bene fino all'epilogo non proprio avvincente e teso al melò più selvatico.Interessante la costruzione delle sequenze operata dal giovane regista che non lesina inquadrature e piani sequenza mediamente buoni. Anche la fotografia, molto curata, contribuisce all'estetica e all'efficacia del film, così come il cast dove spiccano, ovviamente, Megan Charpentier e Isabelle Nèlisse le terribili bambine tutte storte.Ideale per passare una serata con moltebirrette e poche pretese, questo film si rivelerà ben più piacevole di tante altre monnezze di genere buone solo per le ammucchiate da multiplex. Divertente.voto 6.5
Magazine Cinema
Devo ammetterlo, ho visto questo film perchè mi sono arrivate critiche piuttosto buone. Ma soprattutto perchè il cognome del regista mi fa molto ridere.Per le piccole Victoria e Lilly non è proprio giornata. Il padre Jeffrey infatti, dopo aver stecchito un paio di colleghi e la moglie, le rapisce e durante la fuga in macchina finisce in un burrone. Miracolosamente illesi dopo un volo di diversi metri, i tre trovano riparo nella classica casetta sperduta in mezzo al bosco, dove li aspetta una minacciosa presenza. Accecato dalla follia l'uomo tenta di uccidersi, ma poi ricorda di non aver sparato alle figliolette e torna sui suoi passi. Proprio mentre la tragedia sta per consumarsi, il padre snaturato viene spedito al campo santo dalla misteriosa creatura celata nell'oscurità. Dopo cinque lunghi anni, le due bambine vengono ritrovate in condizioni non proprio eccezionali. Lucas, il fratello di Jeffrey e la sua compagna rock'n'roll Annabel decidono di occuparsene nonostante le resistenze della vegliarda nonna materna, pronta a mettere i bastoni tra le ruote alla giovane coppia. Le bambine fin dal loro arrivo nella nuova casa, fanno riferimento ad una figura materna che si presume immaginaria. Ben presto però, il furbo psichiatra intuisce che forse qualcosa trascende la mera fantasia delle piccole.Prodotto da Guillermo Del Toro, La Madre vede la sua genesi nel cortometraggio di tre minuti Mamà, perfettamente realizzato dal talentuoso Andy Muschietti nel 2008.Come in ogni storia di fantasmi che si rispetti, c'è qualcuno che non trova pace e non vuole proprio sentire ragioni di lasciare il mondo dei vivi senza tormentare tutti. La madre è un film che non ha nulla di originale e di certo non diventerà un fenomeno di culto; tuttavia la storia è narrata in modo efficace e la sua struttura sostiene piuttosto bene la tensione che permea tutto il film senza mai venire meno. I personaggi sono costantemente esposti al pericolo, Jessica Chastain è un amore con quella t-shirt dei Misfits e la piccola Lilly mangia falene di notevoli dimensioni. Questi sono gli elementi alla base di un horror decervellato ma ben fatto e ragionato per essere puro intrattenimento. Non serve di più. Non serve cercare sottotesti o introspezioni perchè non ce ne sono. L'obiettivo della premiata ditta Del Toro e Muschietti, perfettamente raggiunto, è quello di immergere gli spettatori in un clima di angoscia per liberarlo immediatamente al termine della visione. Il ritmo è lento e costante mentre la suspense resiste bene fino all'epilogo non proprio avvincente e teso al melò più selvatico.Interessante la costruzione delle sequenze operata dal giovane regista che non lesina inquadrature e piani sequenza mediamente buoni. Anche la fotografia, molto curata, contribuisce all'estetica e all'efficacia del film, così come il cast dove spiccano, ovviamente, Megan Charpentier e Isabelle Nèlisse le terribili bambine tutte storte.Ideale per passare una serata con moltebirrette e poche pretese, questo film si rivelerà ben più piacevole di tante altre monnezze di genere buone solo per le ammucchiate da multiplex. Divertente.voto 6.5
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