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Da Flavialtomonte

Con la forza di un missile, da un balcone che affaccia sul mare di un sedici luglio nell’ora meno calda, sfoglio i miei giorni. Ripercorro ogni momento che mi ha condotta fin qui. Sorrido. Sorrido di gusto di gioie e dolori. Di un nonostante tutto che mi consola un po’.
Adesso la mia faccia si riflette dallo schermo del computer, e mi riconosco ancora. Mi ricordo di me.
Sorrido ancora una volta, e mi accorgo di avere vent’anni e un mare di progetti e aspettative. Sfoglio anche queste, le sfoglio e non le spoglio, che se dovessero sentir freddo non saprei come coprirle. Tengo solo un paio di lenzuola sul letto, potrebbero bastare. Questa volta li voglio ascoltare per intero, fino al punto, fino alla fine dell’inchiostro.
Se ho intitolato posto questo racconto, vuol dire che sto cercando proprio questo.
Non sarò l’unica in questa lunga ricerca, ma sentirmi una in mezzo a tanti non mi spaventa neanche un po’. Fossi l’unica mi sarei già arresa, e invece siamo una moltitudine di gente con in mano una valigia, come me. Una valigia di caffè che sarà pure una trovata geniale, l’idea del blog e dell’aggiornamento quotidiano, ma io non mi fermo qua.
Io vado avanti, e questa volta di brutto.
È vero che delle volte ci sentiamo dei poveri illusi, ma dopo aver collezionato un trofeo di illusioni, la vita ti ripaga, ti da il premio di vittoria: il coraggio, e non quello di tutti i giorni, delle speranze e dei sogni, ma il coraggio di essere pronti a tutto. Disposti alla gioia e disposti al dolore.

A volte siamo così sicuri di quello che sentiamo, che ci convinciamo di sapere tutto. In queste volte passiamo le nostre giornate a pensare e ripensare, senza soluzione, solo un pugno di paura.
Altre volte invece, altre innumerevoli volte, la vita ci fa assaggiare di tutto: dal piatto più dolce a quello più salato.
Siamo sicuri di conoscere tutti i sapori della vita, ma in realtà stiamo simulando. Fingiamo, finché questa magia svanisce. E le nostre facce lo sanno, e prima acora i nostri occhi. Essi conoscono la gioia e il dolore prima ancora di arrivare al cuore.

In questo momento della vita siamo davvero pronti a tutto, perché siamo arrivati a conoscenza di tutto. Solo quando conosciamo la gioia, il dolore e noi stessi, allora siamo in grado di tutto, e soprattutto di scegliere.

Oggi, io, da qui, ho chiaro il mio destino.


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