Ormai qualsiasi innovazione che in qualche modo cambi qualcosa nel nostro modo di vivere coinvolge tutti, dai giovanissimi agli anziani, i primi all'avanguardia ed addirittura spesso autori o fautori dell'innovazione stessa, ed i secondi barricati in trincea ma sempre più spesso costretti a cedere all'ambiente che li circonda. La tecnologia e i mezzi di comunicazione sempre più veloci impongono un sistema di scrittura al passo che spesso viene assimilato anche da chi con l'ambiente tecnologico non ha niente a che fare, su questo non c'è dubbio. La cosa secondo me importante (e non parlo in senso positivo) è che per i nostri giovani quello che è stato creato per velocizzare la comunicazione, o semplificarla se volete, è diventato la regola. Ho visto su Facebook questo post che onestamente, al di là della tenerezza che ispira l'argomento, se considerato nella sua completezza dà veramente da pensare: la ragazza si rivolge ad un'amica che evidentemente le ha tolto il saluto, e si lamenta del suo comportamento rammentandole di frequentare la "terSa" (non terZa) media e di non essere una bambina dell'asilo; fin qui niente di male, è un errore che potremmo fare tutti, anche solo per la vicinanza dei tasti Z ed S. La mia (diciamo così) perplessità scaturisce dal commento successivo, dove un amico della ragazza la riprende sull'errore: "lei puo avere anke komportamenti da terza elementare ma tu skrivi da prima elementare....terza....si skrive kon la Z NN CON LA S..." e qui cado nello sconforto più profondo, perché mi rendo conto che per i nostri giovani è normale, anzi corretto, sostituire la C con la K (non solo CH, ma anche C), scrivere NON senza O e chissà quale altra immensa bruttura, mentre l'errore da correggere è una S al posto della Z, ma evidentemente solo perché le due lettere non si prestano ad essere sostituite da altre con questa nuova tecnica dissacrante (scusate il termine ma il concetto per me è quello). Che dire? Ke Dante c aiuti!!!!!
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Ormai qualsiasi innovazione che in qualche modo cambi qualcosa nel nostro modo di vivere coinvolge tutti, dai giovanissimi agli anziani, i primi all'avanguardia ed addirittura spesso autori o fautori dell'innovazione stessa, ed i secondi barricati in trincea ma sempre più spesso costretti a cedere all'ambiente che li circonda. La tecnologia e i mezzi di comunicazione sempre più veloci impongono un sistema di scrittura al passo che spesso viene assimilato anche da chi con l'ambiente tecnologico non ha niente a che fare, su questo non c'è dubbio. La cosa secondo me importante (e non parlo in senso positivo) è che per i nostri giovani quello che è stato creato per velocizzare la comunicazione, o semplificarla se volete, è diventato la regola. Ho visto su Facebook questo post che onestamente, al di là della tenerezza che ispira l'argomento, se considerato nella sua completezza dà veramente da pensare: la ragazza si rivolge ad un'amica che evidentemente le ha tolto il saluto, e si lamenta del suo comportamento rammentandole di frequentare la "terSa" (non terZa) media e di non essere una bambina dell'asilo; fin qui niente di male, è un errore che potremmo fare tutti, anche solo per la vicinanza dei tasti Z ed S. La mia (diciamo così) perplessità scaturisce dal commento successivo, dove un amico della ragazza la riprende sull'errore: "lei puo avere anke komportamenti da terza elementare ma tu skrivi da prima elementare....terza....si skrive kon la Z NN CON LA S..." e qui cado nello sconforto più profondo, perché mi rendo conto che per i nostri giovani è normale, anzi corretto, sostituire la C con la K (non solo CH, ma anche C), scrivere NON senza O e chissà quale altra immensa bruttura, mentre l'errore da correggere è una S al posto della Z, ma evidentemente solo perché le due lettere non si prestano ad essere sostituite da altre con questa nuova tecnica dissacrante (scusate il termine ma il concetto per me è quello). Che dire? Ke Dante c aiuti!!!!!
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