Provo tristezza per quella donna. Una donna aggrappata al suo distintivo. Un ciondolo che sfoggia con orgoglio. Super poteri conferiti da un pezzo di latta. É tutta lì la sua vita, è tutto lì il suo essere donna, persona, essere umano. Se non hai quel distintivo, non sei nessuno. Io non sono nessuno, perché non trascino via con la forza un bambino dalla scuola. Io non sono nessuno, perché non pesto a sangue operai, disoccupati e studenti. Io non sono nessuno perché non eseguo gli ordini ciecamente, giusti o sbagliati che siano. Io non sono nessuno perché non guardo gli altri dall’alto al basso. Io non sono nessuno però… sono capace di pensare e sopratutto, sono capace di disubbidire. A ben pensarci, è molto più dignitoso e bello non essere nessuno.
Vincenzo “Nessuno” Borriello Scrittore
fonte :http://viborriello.wordpress.com/2012/10/12/povero-ispettore-di-polizia-io-non-sono-nessuno/