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Estratto:Tami individuò quanto stava cercando, sepolto in mezzo a tutto il resto, sopra la tela delle due bandiere, a stelle e strisce, desiderate da Driskoll. Esitò. Avvertendo su di sé il peso di una decisione fatale. Il copricapo indiano, lucidato dai gemelli, era formato da una trentina di penne, disposte attorno a una corona. Appartenenti a falchi e aironi ondeggiavano, pur restando dritte, colorate elle estremità di un giallo sgargiante e un rosso fuoco. Lo mise in testa. Dal piccolo zainetto legato alla bici, prese uno specchietto rimirandolo. «Meraviglioso!» esclamò soddisfatta. Nessuna bandiera al mondo le appariva affascinante quanto quel copricapo, troppo splendido per essere stato sottratto a un sito mezzo sepolto nella sabbia. Entro sera, avrebbe chiesto a Bob di scattarle una foto. Magari, all’indomani, poteva indagare sull’identità del proprietario. Rimontò in sella e incrociò la strada di un nativo, sfrecciando con la bici accanto all’interstatale. L’aspetto dismesso, simile a quello di molti altri già conosciuti, non destò in lei particolare attenzione. Non in quel momento. Lui procedeva a piedi, uno zaino caricato sulle spalle, ricoperto di quanto il deserto gli aveva scagliato contro. I capelli lunghi e legati in una coda erano candidi come il latte. La tunica larga nascondeva più ossa che carne. L’uomo restò a osservarla, mentre la ragazzina, orgogliosa della sua impresa, diventava un punto lontano tra il cemento e la sabbia. Presto ci sarebbero stati molti oneri, per la meticcia, lui lo sapeva. Glielo aveva comunicato il Grande Spirito. Intonò una nenia ricca di suoni e povera di parole, biascicando un incomprensibile miscuglio di dialetto della tribù e termini antichi persino per i suoi stessi fratelli. Salutò così il proprio arrivo nella città in cui sarebbe rimasto per un po’. Poi, Red, l’uomo sacro dei nativi Hopi, ringraziando il sole per avergli concesso di riscaldare il suo viaggio e la luna per aver carezzato le sue notti, cominciò a tessere i fili del destino.
Nota biografica autore:Alberto Camerra nasce a Limbiate (MB) e si trasferisce ancora adolescente in provincia di Vicenza. Si cimenta sin da giovanissimo con la scrittura e il mondo della illustrazione grafica, formandosi nella comunicazione e nel marketing, dove oggi lavora. Scrive testi per i brani musicali di alcune band giovanili e pubblica due volumi fumettistici antologici nella veste di illustratore e scrittore. Collabora con la fanzine “LoSpazioBianco”, posta on line racconti autoconclusivi e diverse serie nelle vesti di Blogger. Raggiunge buoni piazzamenti in vari concorsi letterari e una menzione d’onore al I° premio letterario nazionale “Valeggio Futura” con il testo Buongiorno signor Mavi... Viene pubblicato su due antologie. Fiori nella Neve (prima ed. brossura 2009, seconda ed. brossura 2012, prima ed. eBook 2013) è il primo romanzo.Al & Bo - la costola di Adama, (prima ed. brossura 2011, prima ed. eBook 2013) il secondo libro.Esdy (prima ed. eBook 2013) il primo blook: materiale presentato sul web e raccolto in formato di libro digitale.Luna senza Inverno (prima ed. eBook 2014, prima ed. brossura 2014) è il romanzo più recente.