Durante il colloquio tra Giorgio Napolitano, Pier Luigi Bersani ed Enrico Letta al Quirinale, sembra proprio che – al pari di un conclave vaticano – anche la quinta votazione sia destinata a una nuova fumata nera per la Presidenza della Repubblica. Partito Democratico, Scelta civica e Lega Nord vanno per scheda bianca, mentre il Pdl di Berlusconi non parteciperà allo scrutinio. In ultima, Sel e Movimento 5 Stelle confermano nuovamente il voto a favore di Stefano Rodotà.
Il tutto è iniziato con Berlusconi che ha chiesto una proroga di Napolitano, utile – a sua detta – per uscire dall’attuale stallo politico. Intanto al Quirinale si chiede apertamente di “non rincorrere la chiacchiere” e Napolitano non si è mai espresso in maniera favorevole. Tuttavia, nonostante le voci di corridoio e le indiscrezioni degli ultimi giorno, una notizia lampo dell’ultimo momento ha riaperto i giochi: sebbene Giorgio Napolitano si sia ripetutamente dichiarato a sfavore di un suo seguito al Quirinale, l’ipotesi più realistica dell’ultimo momento è proprio una sua rielezione. Diverse fonti in Parlamento, facenti riferimento a differenti schieramenti politici, hanno affermato che sia stata chiesta da poco – per l’ennesima volta – la sua disponibilità ad una riconferma. Una supplica che sembra generata dal recente insuccesso della candidatura di Romano Prodi, che nella giornata di ieri da indotto alle dimissioni i vertici del PD di Pier Luigi Bersani. Dunque si profila sempre più un possibile Napolitano-bis: una soluzione – forse la soluzione migliore – per allontanare quanto prima il Paese da un periodo pericolo di stallo istituzionale.
Articolo di Stefano Boscolo.