Qualche volta le previsioni degli analisti fanno sorridere, soprattutto quando si scostano molto dalla realtà.
D'altronde nessuno possiede una sfera di cristallo magica per leggere il futuro, come dimostrano le previsioni dello scorso anno sull'argento, che avrebbe dovuto assestarsi tra i 30 dollari per oncia e i 50 dollari per oncia, a causa della massiccia espansione di liquidità e la conseguente svalutazione monetaria a vantaggio degli investimenti in beni rifugio quali i metalli preziosi ("Previsioni e aspettative sul mercato dell’argento nel 2013").
Purtroppo, come tutti gli investitori sanno bene, le previsioni non si sono avverate e nel corso del 2013 l'argento si è aggiudicato il titolo di peggior metallo, passando da un prezzo medio nel 2012 di 31,15 dollari ad un prezzo odierno di circa 20 dollari per oncia.
Le cause di una simile discesa sono state molteplici e, anche se non hanno avuto effetti duraturi sulle quotazioni, hanno contribuito nell'insieme a deprimere tutto il mercato.
La manipolazione dei prezzi, argomento assai controverso nel mercato dell'argento, è stata spesso sospettata di avere agito per portare le quotazioni verso il basso, anche se la Commodities Futures Trading Commission, dopo cinque anni, ha terminato le indagini concludendo che non vi sono prove solide che siano mai state effettuate delle manipolazioni.
Durante il 2013, sono state effettuate in Messico tutta una serie di riforme fiscali per colpire le aziende minerarie con una tassa del 7,5% (8% per i metalli preziosi) sugli utili lordi, che hanno incontrato parecchie resistenze da parte delle società colpite.
In India, al contrario dei paesi occidentali, la domanda di argento è cresciuta durante tutto l'anno e alcuni osservatori credono che potrebbe superare l'oro in termini di popolarità, in un paese che detiene il primato di più grande consumatore di metallo giallo del mondo.
Ma quali sono le aspettative per il 2014? Naturalmente i prezzi attesi dagli analisti sono assai inferiori rispetto a quelli ventilati per il 2013 e vanno da un minimo di 19 dollari ad un massimo di 26 dollari, con la maggioranza delle previsioni che si posizionano a circa 21 dollari. Nel dettaglio:
- Barclays: 19,50 dollari per oncia;
- Morgan Stanley: 21,01 dollari per oncia;
- UBS: 20,50 dollari per oncia;
- Bank of America e Merrill Lynch: 26,38 dollari per oncia;
- Thomson Reuters: 20,42 dollari per oncia;
- Bank of Montreal: 21 dollari per oncia;
- Commerzbank: 21,50 dollari per oncia.